REDAZIONE MILANO

Imbrattamenti ed eccessi, denunciati trapper milanesi in Salento

Tre giovani sono stati identificati grazie ai video postati sui social

Una volante della polizia (foto d'archivio)

Milano, 24 agosto 2020 - Tre trapper milanesi di 20 e 21 anni sono stati denunciati dalla polizia del commissariato di Otranto, in provincia di Lecce, per i reati di disturbo della quiete pubblica e imbrattamento di cose di interesse storico-artistico. I tre hanno trascorso dei giorni di vacanza a Otranto con scorribande urbane fatte di rumori ed eccessi, in cui si sono aggiunti pure dei fan che li seguono online.

Non è stato facile identificarli. Nei loro video i tre si presentano con i nickname Fuoripericash, Diablobay666 e Digiosantana9. Secondo la ricostruzione della polizia, giunti in Salento subito dopo Ferragosto, si sono filmati in un continuo di eccessi comportamentali e, probabilmente, anche alcolici, ripresi ininterrottamente e condivisi tranquillamente su Instagram e su altri social, in molteplici video, nella certezza di non essere identificabili. Il vero problema delle indagini, infatti, sintetizzato nel nome dell'operazione di Polizia ''Not Traceable'', consisteva proprio nell'estrema difficoltà di tradurre in identità reali quelle virtuali.

Così i poliziotti, diventando follower dei tre 'trapper', hanno iniziato a guardare le loro clip, risalendo a un episodio avvenuto a Milano Marittima (Ravenna) in cui due giovani, dopo varie esagerazioni in una pizzeria, si spogliano e fanno il bagno in una fontana pubblica, e vengono controllati dalla polizia locale. Due di loro sono stati identificati in quella circostanza e così il commissariato di Otranto, contattando la località ravennate, ha identificato un 20enne milanese e un 21enne di Sesto San Giovanni. I dati sono stati incrociati con un controllo avvenuto in provincia di Lecce in cui i due erano insieme al terzo amico, 21enne milanese.

Il montaggio fatto ad arte dei video pubblicati aveva dato l'impressione che i tre si fossero impossessati di un autocompattatore della nettezza urbana, nel pieno centro storico di Otranto, rubandolo o addirittura rapinandolo. Invece si è verificato che l'episodio non è mai avvenuto. Nessun dubbio, invece, circa l'imbrattamento e il disturbo della quiete pubblica. Le immagini sono ancora al vaglio della polizia scientifica del commissariato di Otranto per individuare i fan che sono responsabili di disturbo alla quiete pubblica, in concorso con i tre indagati.