FEDERICA PACELLA
Cronaca

Trasporti in Lombardia al capolinea: non si trovano autisti e i corsi di formazione costano troppo

Secondo l’ultima rilevazione di Unioncamere in regione resta vuoto un posto su tre. Nel 15% dei casi le offerte di assunzione cadono nel vuoto Pubblico e privato nel settore incontrano le stesse difficoltà

Autista di autobus (foto d'archivio)

Milano, 14 luglio 2024 –  Un’estate calda, e probabilmente lo sarà ancor di più l’autunno, per i trasporti. Dopo lo sciopero del 7 luglio indetto da Orsa Trasporti – autoferro tpl, per il 18 luglio è previsto un nuovo sciopero di 4 ore per il Tpl, proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl, per il rinnovo del contratto nazionale Autoferrotranvieri ed Internavigatori, ma nel frattempo resta la grande criticità della carenza di autisti. Secondo l’ultima rilevazione giugno-agosto 2024 del Sistema Informativo Excelsior realizzate da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in Lombardia la difficoltà di reperimento nel settore trasporti e logistica è di circa il 28%, con un 15% di casi in cui non si trovano autisti per mancanza di candidati.

Ci sono poi delle peculiarità tra le varie province: in quella di Lecco si arriva a punte del 65%, ma sopra la media ci sono anche Bergamo con quasi il 39% di difficoltà di reperimento, Bergamo col 33,7%, Cremona con il 38,5%, Lodi con il 48%, Mantova con il 45,8%, Monza con il 45,7%, Pavia e Sondrio rispettivamente con il 35,8% ed il 36,4%. Le province di Lecco e quella di Mantova sono quelle con la percentuale più alta di difficoltà di reperimento per carenza di candidati (35,5% e 33,3%), mentre a Sondrio, Bergamo e Pavia la carenza è legata soprattutto alla preparazione inadeguata.

Il problema riguarda sia il pubblico (trasporto locale) che il settore dei trasportatori, con le aziende che fanno a gara per accaparrarsi gli autisti già sul mercato e mai sufficienti a coprire il fabbisogno. Un problema che è globale: secondo l’Iru, l’Unione Internazionale del trasporto su strada che monitora costantemente il fenomeno, le conseguenze di questa carenza stanno già danneggiando le comunità, le catene di approvvigionamento e le economie che dipendono dal nostro settore; sul fronte del trasporto pubblico, viene penalizzata la mobilità sostenibile fondamentale per la transizione ecologica. Fra le problematiche alla base del fenomeno, messe in evidenza dalla stessa Iru, ci sono le difficoltà di accesso alla professione, a causa anche degli elevati costi di formazione, patente e assicurazione.

Per questo, le aziende provano a correre ai ripari. L’ultima iniziativa in ordine di tempo arriva da Brescia Mobilità che, per ampliare la squadra, ha pubblicato un nuovo bando per l’accademia “Giovani allievi Brescia Trasporti”, per chi vorrebbe fare l’autista ma non ha ancora le certificazioni necessarie. I candidati verranno assunti a tempo determinato dall’Azienda ed iscritti ai corsi in autoscuola e tutti i costi per conseguire la patente D e la Carta di Qualificazione del Conducente verranno sostenuti da Brescia Trasporti. Inoltre, durante il periodo di svolgimento dei corsi i candidati potranno scegliere se avere un contratto di lavoro a tempo pieno o part time.