Lo sportello per la prenotazione e il trasporto sanitario gratuito alle visite di controllo negli ospedali dell’Asst Rhodense è diventato realtà. Il nuovo servizio è stato presentato ieri, alla Ca’ del Dì di via Bolzano di Garbagnate, dove è attivo il giovedì e il venerdì, dalle 10 alle 12. Ideato a giugno, in collaborazione tra Comune e L’Abbraccio Onlus, il nuovo servizio è dedicato principalmente alle persone affette da dolore cronico e in fase avanzata di malattia, "Per sensibilità e per via del mio percorso professionale come medico – dichiara il vicesindaco Giovanni Bucci – mi sento particolarmente vicino a queste tematiche. Conoscendole a fondo e ricoprendo anche il ruolo di assessore alle politiche sociali, sono lieto che Garbagnate offra gratuitamente un servizio così utile, aiutando chi è più in difficoltà", Rivolgendosi allo sportello, infatti, è possibile prenotare un servizio di trasporto e di accompagnamento nelle strutture specializzate della Asst-Rhodense, o richiedere assistenza a domicilio per pazienti affetti da dolore persistente e invalidante. "La nostra visione dei servizi sociali è proprio questa: cercare di essere vicini ai garbagnatesi, individuare le nuove fragilità, colmare inediti bisogni – conferma il sindaco Daniele Barletta –. È uno scenario in continua evoluzione, condizionato anche dal Covid, e per questo non è semplice intervenire. Certamente grazie alla collaborazione con numerose realtà del territorio, abbiamo tratto preziosi insegnamenti e promosso a vario livello il tema della salute. Informazione, prevenzione, e servizio sono la sintesi del nostro metodo". Il servizio è possibile grazie a un mezzo attrezzato con pedana che consente il trasporto anche di persone in carrozzina. Pubblico e privato hanno reso possibile l’avvio di un progetto che fino a qualche mese fa era solo un’idea. "Spero che questo servizio possa rispondere ai bisogni dei malati più fragili che necessitano di essere accompagnati ai servizi ambulatoriali di tutti i presidi ospedalieri della Asst Rhodense, in un’ottica di sussidiarietà e fattiva integrazione fra terzo settore e istituzioni pubbliche", dichiara Michele Sofia, direttore sanitario della Ats di Bergamo e presidente dell’associazione di volontariato.