
Fabio Locatelli, storico titolare della Madonnina (foto da Facebook: lamadonninamilano)
Milano – Fabio Locatelli, il titolare, ha assicurato che non si tratta di una chiusura ma “solo” di un cambio di gestione: il menu e l’ambiente rimarranno sostanzialmente gli stessi. È proprio quel “sostanzialmente” però che preoccupa i clienti della Trattoria Madonnina, una delle ultime vere trattorie milanesi, in via Gentilino, traversa di via San Gottardo.
Tradizione in tavola
Quello di oggi è stato infatti l’ultimo pranzo a base di mondeghili, rustin negaa, risotto con ossobuco nella Madonnina targata Locatelli. Da domani il locale resterà chiuso e riaprirà poi, dopo alcuni lavori di ristrutturazione, a maggio, con una nuova gestione.
Locatelli in pensione
Fabio Locatelli passa la mano e dopo trent’anni di servizio nelle caratteristiche sale della trattoria va in pensione. “Ma il ristorante non chiude – ha tenuto a sottolineare – cambia solo gestione. Angela e Mauro, i due nuovi titolari, sono giovani ma già esperti e capaci”.

Da 300 anni 
La trattoria La Madonnina è probabilmente una delle più antiche di Milano: Locatelli ha raccontato che esiste un documento che ne testimonia l’esistenza già nel 1722, vale a dire 300 anni fa.
Di Stefano e i concerti dal ballatoio
Tante, tantissime, le storie che hanno attraversato questa trattoria. La più celebre riguarda il famoso tenore Giuseppe Di Stefano (1921-2008): quando la famiglia del futuro mito della lirica si trasferì a Milano dalla Sicilia negli anni 20 (il padre faceva il calzolaio, la madre la sarta) andò ad abitare proprio in una delle case di ringhiera che affacciano sul cortile della trattoria, che fino al 1990 ospitava anche una bocciofila (una delle ultime in cui si giocavano le bocce alla milanese, con campo più largo, svolgendosi la partita in diagonale). Di più: il 13enne Di Stefano era solito cantare con la su potente voce dal ballatoio e fu proprio in uno di questi concerti improvvisati che venne notato dall’ex baritono della Scala Luigi Montesano che ne rimase impressionato, tanto da prenderlo sotto la sua guida.
La Rolls Royce della Callas
A Di Stefano è legato anche l’altro aneddoto celebre della Madonnina: nel giugno del 1969, il tenore ormai celebre in tutto il mondo e che tornava spesso in questo luogo della sua infanzia meneghina, si presentò alla trattoria con una Rolls Royce dalla quale scese insieme alla grande Maria Callas.
Madonna con bambino
Il nome della trattoria deriva dalla piccola e antichissima edicola votiva posta al primo piano nello stesso stabile del locale, qualche metro più indietro verso San Gottardo, nella quale è raffigurata, appunto, una Madonna con Bambino.