Milano – La sbandata verso sinistra, al momento inspiegabile. Il furgoncino travolge il semaforo e piomba addosso a quattro persone che stanno aspettando il verde sul marciapiedi. A morire è il turista svizzero Stefan Ott, 51 anni compiuti lo scorso 28 giugno, ucciso dal Berlingo bianco guidato dal cinquantacinquenne marocchino Hajib M., risultato positivo al pre-test per l’assunzione di alcol: nell’impatto, il veicolo gli ha staccato di netto un braccio; andato più volte in arresto cardiaco durante le manovre di primo soccorso, Ott, in vacanza in città, è deceduto all’ospedale Niguarda alle 18.04, subito dopo l’ingresso nella shock room dell’ospedale.
Così il primo agosto si è trasformato per una macabra coincidenza temporale in una data terribile per le strade cittadine: esattamente un anno fa, infatti, il diciottenne libanese Karl Nasr era rimasto vittima di una carambola tra auto in viale Umbria. Lo schianto mortale, che ha fatto salire a 13 il numero dei morti sulle strade cittadine nel 2024, è avvenuto ieri pomeriggio a due passi dalla stazione ferroviaria di Cadorna.
Ecco la ricostruzione della polizia locale. Ore 16.30, il mezzo con le insegne di una ditta edile specializzata in ristrutturazioni sta percorrendo via Boccaccio in direzione Conciliazione quando all’improvviso taglia la carreggiata quasi ad angolo retto in prossimità dell’incrocio con piazza Giovine Italia.
Questione di pochissimi secondi: l’autocarro va a schiantarsi contro un palo del semaforo, abbattendolo, e travolge quattro cittadini stranieri che stanno attendendo il verde sul marciapiedi per poter attraversare le strisce pedonali. Qualche minuto dopo, le ambulanze e le auto mediche di Areu invadono la strada con i mezzi dei vigili del fuoco e le pattuglie della polizia locale: il più grave appare sin da subito il cinquantunenne, che non ha più un braccio; i tentativi di salvargli la vita si rivelano purtroppo vani, troppo il sangue perso dopo l’amputazione e per i traumi in altre parti del corpo riportati nell’impatto.
Meno preoccupanti, per fortuna, le condizioni degli altri tre feriti: il ventunenne tedesco Julius Tessen R. viene ricoverato in codice giallo (poi diventato rosso) al San Raffaele con ferite alla testa, al volto e agli arti; la fidanzata coetanea e connazionale Sophie Pia W. viene accompagnata in ospedale per una ferita a una gamba, mentre un cinquantenne svizzero, visitato sul posto dai sanitari del 118, non ha bisogno di ricorrere a ulteriori controlli medici in pronto soccorso.
Negli stessi minuti, scattano le indagini degli agenti del Radiomobile per ricostruire con esattezza cosa sia accaduto e soprattutto per capire cosa abbia provocato la manovra senza senso. Il pre-test a cui è stato sottoposto il conducente, residente a Ozzero e con precedenti di polizia per minaccia e lesioni, ha dato esito positivo, ma dovrà trovare conferma nelle prove successive; pure Hajib M., che ha regolare permesso di soggiorno, è stato portato in ospedale per accertamenti legati proprio alla guida in stato di ebbrezza. Detto questo, nei primissimi minuti si è subito fatta strada la pista del malore al volante, che, stando a un’ipotesi legata stando a quanto risulta al Giorno alla storia clinica dell’autista, potrebbe essere stato generato da una crisi epilettica.
In sintesi: uno spasmo incontrollabile potrebbe essere alla base di quella sterzata killer. Ovviamente, va precisato che si tratta di informazioni ancora da accertare, che confluiranno nel fascicolo per omicidio stradale che verrà aperto in Procura; il pm di turno ha già disposto il sequestro del veicolo, gravemente danneggiato dopo l’impatto col semaforo, e l’autopsia sul corpo del cinquantunenne. Stando alle prime verifiche, il Citroen Berlingo è risultato in regola con assicurazione e revisione.