GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Treni, ecco i piani di Ferrovienord da Milano Bovisa a Seveso e Varese: arrivano più binari

Lavori per 272 milioni di euro in tre province lombarde. L’incidente di venerdì a Greco riaccende i riflettori sui problemi dell’infrastruttura

La circolazione dei treni sul nodo di Milano è ripresa gradualmente ieri mattina, come annunciato da Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Ma l’incidente avvenuto all’alba di venerdì all’altezza della stazione milanese di Greco ripropone in tutta la sua evidenza la necessità di intervenire sulla rete ferroviaria lombarda per decongestionare e fluidificare il traffico sul nodo di Milano ma anche per differenziarlo il più possibile prevedendo binari diversi per treni diversi: oggi, invece, i convogli ad Alta Velocità, gli Intercity, gli Eurocity, quelli di Trenord, i treni internazionali e quelli merci corrono, nella stragrande maggiorenza dei casi, sugli stessi binari.

Il deragliamento del treno di venerdì a Milano: poteva essere un tragedia
Il deragliamento del treno di venerdì a Milano: poteva essere un tragedia

L’incidente di venerdì è stato causato, non proprio a caso, dal deragliamento di un treno merci che ha finito per coinvolgere un treno regionale: fotografia eloquente di quanto esposto.

Quali sono, allora, gli interventi in corso o in agenda per decongestionare il nodo di Milano e differenziare il traffico ferroviario intorno al capoluogo e in regione? Due avvertenze: un conto sono gli interventi di competenza di Ferrovienord (controllata dalla Regione), responsabile di 331 chilometri di rete, altro conto sono quelli di competenza di RFI, responsabile dei restanti 1.740 chilometri. Qui di seguito ci si soffermerà, per ora, sugli interventi di competenza regionale, in attesa di soffermarsi prossimamente su quelli di RFI. Seconda avvertenza: per quanto riguarda i grandi interventi infrastrutturali, a dispetto del dibattitito pubblico, siamo poco oltre l’anno zero. “Il confronto col Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e RFI è partito ma non siamo ancora ai dettagli” fa sapere Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture.

Per quanto riguarda Ferrovienord, in agenda ci sono gli interventi illustrati nel grafico in pagina e relativi a tre province: Milano, Monza e Brianza e Varese. La scadenza ultima è il 2026, l’anno delle Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina: per allora si conta di avver terminato buona parte degli interventi indicati, non tutti. Investimento complessivo: oltre 272 milioni di euro, tra fondi stanziati, stimati e da reperire. Per quanto riguarda il nodo Bovisa, a maggio 2023, sono stati stanziati 110 milioni per ammodernare la stazione ma anche per aggiungere binari: 4 per la circolazione dei treni e due di attestamento. L’obiettivo è aumentare la ricettività del nodo andando oltre le attuali 750 corse giornaliere. Poco più in là ecco la posa del terzo binario tra la stazione di Affori e quella di Cormano-Cusano Milanino per migliorare la circolazione ferroviaria lungo la linea che collega la Bovisa a Seveso (Monza). In questo caso i lavori sarebbero dovuti terminare a luglio 2022 ma a inizio 2024 non erano ancora ultimati. Importo: oltre 12,3 milioni. Proprio quello di Seveso è un altro nodo in fase di potenziamento: è infatti in corso il raddoppio dei binari fino a Camnago-Lentate e fino a Meda. I cantieri si sono aperti a novembre 2023, per un investimento complessivo di 69 milioni di euro, e si concluderanno a fine 2026, appena dopo l’evento olimpico.

Quindi la provincia di Varese. A luglio 2023 è stato approvato il progetto definitivo per il raddoppio della tratta Gemonio-Cittiglio, lungo la linea Saronno-Varese-Laveno. A disposizione 20 milioni. Un altro raddoppio in agenda è quello tra Barasso e Morosolo ed è stato inserito nel Piano Gare 2023 di Ferrovienord, reperimento delle coperture economiche permettendo. Occorrono 16 milioni. Il progetto di riqualificazione del polo di Saronno unisce alle finalità urbanistiche la creazione di nuove postazioni per la gestione della circolazione ferroviaria: investimento di 45 milioni, fine lavori nel 2028. Noto, infine, l’intervento di prolungamento della ferrovia dal Sempione fino al Terminal 2 di Malpensa, intervento che, però, ha la finalità di migliorare l’accessibilità dell’aeroporto. Fine lavori a dicembre 2025, piano economico da 257 milioni di euro.