
Treno Trenord
Milano, 7 ottobre 2020 - Treni più lunghi , ma una linea in meno, dopo la Covid-riorganizzazione protestano i pendolari della tratta ferroviaria fra Pioltello e Treviglio: "Meno treni e sovraffollati, in aggiunta al rischio ritardi e soppressioni. Si faccia qualcosa". Una petizione on line è al via. Ma si muovono anche i sindaci dei Comuni della tratta, da Cassano a Melzo, da Pozzuolo a Vignate: "Situazione sotto gli occhi di tutti, siamo molto arrabbiati. E pronti a muoverci a tutela dei cittadini". Da Trenord si replica: ritardi "estemporanei" dovuti a episodi contingenti e un tasso di affollamento in carrozza "monitorato sul continuo e ben al di sotto del tetto massimo. La riorganizzazione, che ha mirato al potenziamento dei convogli, aveva e ha l’obiettivo di potenziare l’offerta posti nell’ora di punta".
Tutto prende il via a metà settembre, quando, insieme al potenziamento della "composizione dei convogli" (si legga, treni più lunghi) per garantire posti a sedere e distanziamenti, è entrata in vigore anche una revisione di tratte e orari. In zona est, la modifica che suscita polemica è stato il ridimensionamento di una delle due linee attive, la S6 Novara-Milano Passante-Pioltello. Da un mese circola solo fra Novara e Pioltello. La copertura del resto della tratta periferica è affidata ai treni delle linee Milano-Brescia-Verona o alla preesistente S5 Varese-Milano-Treviglio. "I pendolari - si legge nelle petizione lanciata on line - hanno a disposizione un treno ogni 30 minuti anziché 15: vuole dire treni più affollati". I treni in transito hanno sì un maggior numero di carrozze . "Ma una carrozza o due in più non sostituiscono certo un treno. Nonostante questo dimezzamento del servizio, il costo dell’abbonamento non ha subìto riduzioni. Da Trenord e Regione Lombardia - così la pendolare promotrice - nessuna risposta alle mail". La protesta degli utenti del Passante vola di comune in comune. Una prima nota a Trenord è stata inviata nelle scorse settimane dal sindaco di Vignate Paolo Gobbi.
L’altro giorno la risposta al sindaco da Trenord, pubblicata sui social. L’azienda precisa che "la parziale riorganizzazione del servizio è dovuta all’attuale contesto emergenziale". Indispensabile “rinforzare le composizioni dei treni”, parimenti indispensabile efficientare il servizio, non disponendo Trenord di ulteriori convogli. La risposta al collega di Vignate "non soddisfa - spiega Roberto Maviglia,- sindaco di Cassano, "stazione di porta" all’area metropolitana milanese -. I disagi prodotti da questo nuovo assetto sono evidenti. Come sindaci firmeremo una nota congiunta e formalizzeremo a breve una richiesta urgente di incontro. La situazione va risolta".