Cremona, 27 gennaio 2018 - «Non ho più mia figlia. Mia figlia non c’è più». Antonino Pirri affida il suo sbigottito dolore a un mantra tristissimo, bagnato da tante lacrime. Il padre di Giuseppina (ma lei preferiva Alessandra e Alessandra era per tutti), morta a 39 anni nella tragedia di Pioltello, vive queste ore fra lo strazio e incredulità che divide con le poche persone ammesse nel villino di Capralba, come il sindaco Giancarlo Soldati e don Emanuele Barbieri, parroco del paese da un paio di mesi: «Non ci credo. È una cosa impossibile. Un minuto prima era al telefono con la mamma. Poi non l’abbiamo trovata più e due ore dopo ci hanno detto che era morta».
Jessica, la sorella minore, affida i suo sentimenti un lungo post sulla pagina Facebook: ‘Mamma il treno sta deragliando ti prego aiuto ho paura mamma’. Queste sono state le ultime parole di mia sorella prima di morire, eravamo lì, straziante vedere quel treno accartocciato e pensare che lei fosse lì, in mezzo, mentre chiedeva aiuto, più strazianti ancora le urla e i pianti di mamma e papà... è come se ti strappassero il cuore ... ti senti impotente non puoi fare nulla’. Parole severe per i giornalisti. ‘E vergogna – prosegue il post di Jessica Pirri – anche per quest’Italia che sta andando a rotoli!! Che sa e che purtroppo non fa nulla!!! Nessun riporterà nelle nostre vite Ale, spero sia fatta giustizia x lei e per tutte le altre persone!! Non voglio che venga per l’ennesima volta insabbiato tutto!! Giustizia!!! Col dolore al cuore gli occhi pieni di lacrime, ti dico arrivederci Suziii proteggimi come sempre, ti amo’. Due piccoli cuori sono il suggello a queste parole piene di amore.
Anche le amiche del centro estetico nel centro commerciale Gran Rondò di Crema, hanno affidato un ricordo a Facebook. Dai loro racconti esce un ritratto tenero e straziante: Alessandra ha vissuto felice questi suoi ultimi giorni, si sentiva cambiata, si sentiva bella, si era proposta di esserlo sempre. «Aveva perso – dice Simona Comanduli, titolare del salone con Franca Galassi – 14 chili in tre mesi. Era allegra, su di morale. ‘A Natale, diceva, sono stata bravissima. Ho mangiato poco perché voglio mantenermi così’. È venuta domenica scorsa, aveva fissato un appuntamento per il 14 febbraio, sempre con Elia, la sua estetista preferita e sempre per la cura delle mani, amava il rosso sulle unghie. Era molto appassionata del suo lavoro all’agenzia di recupero crediti, a Sesto San Giovanni. Certe vote le dicevo. ‘Ale, ma che fatica fai, alzarti tutte le mattine alle cinque e mezzo. A noi pesa svegliarci per essere qui alle nove’. Rispondeva che non costava fatica, che era molto contenta e non si tirava indietro se doveva lavorare di più. E poi era bello tornare la sera a Capralba, nella tranquillità della sua casa’.