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Milano - Non sarà il 2022 l’anno del ritorno ai livelli pre-Covid. Per lo meno non sui treni regionali e non secondo Trenord. Nell’anno in corso l’azienda ferroviaria lombarda stima infatti di poter raggiungere la soglia dei 604mila passeggeri al giorno, 143mila in più rispetto al 2021 ma 216mila in meno rispetto agli 820mila pendolari che viaggiavano quotidianamente a bordo dei convogli regionali nel 2019. Numeri che potrebbero tornare solo tra qualche anno, quelli del pre-Covid. "O non tornare più", come scandisce l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, a margine dell’audizione davanti alla Commissione Territorio e Infrastrutture del Consiglio regionale, dove si è fatto il punto sullo stato e le prospettive del trasporto ferroviario lombardo.
Uno dei fattori che possono contribuire ad aumentare il numero di passeggeri sono i nuovi treni: 39 quelli già in servizio e "sulle 9 linee lungo le quali circolano la puntualità è nettamente migliorata", sottolinea Piuri. Nel dettaglio, relativamente a queste 9 linee, si va da un aumento della puntualità delle corse pari all’1,7% lungo la Luino-Gallarate-Malpensa fino al più 16,1% fatto segnare lungo la Domodossola-Gallarate-Milano. In tutti i casi si tratta della puntualità media annua entro i 5 minuti rilevata nel 2021 e confrontata con quella del 2019. Se si prendono in considerazione tutte le linee, la puntualità media entro i 5 minuti è salita nel 2021 all’83,6% rispetto all’80,2% del 2019. Sempre per effetto dell’immissione sui binari dei nuovi convogli, i guasti alla flotta, l’anno scorso, sono calati del 20% rispetto a tre anni fa. Diminuite anche le soppressioni: erano in media 64 al giorno nel 2021, di cui 26 per cause imputabili a Trenord, a fronte delle 102 registrate quotidianamente nel 2018. Nel 2022 è attesa la consegna di 24 Caravaggio e 15 Donizetti. Quanto ai Colleoni, invece, la Stadler ha fatto sapere che ci saranno ritardi nelle consegne pari, indicativamente, ad 8 mesi "dovuti all’ottenimento di alcune autorizzazioni".
Da lunedì Trenord tornerà ad effettuare 2.174 corse al giorno a fronte delle attuali 2.140. Al di là delle performance del servizio, c’è un problema che si conferma e, anzi, per certi versi, si acuisce: quello degli atti vandalici. Nel 2021 si sono avute 614 segnalazioni di vetri frantumati a bordo dei treni, il 22% in più rispetto all’anno prima, mentre i graffitari hanno cosparso di spray 167.470 metri quadrati di carrozzeria, l’8% in più sempre rispetto all’anno precedente. In tutto le segnalazioni di vandalismi, intemperanze, minacce, furti e aggressioni gestite dalla Security di Trenord sono state 8.558 in tutto il 2021. "Il servizio ferroviario sta tornando alla normalità, dato che è in via di superamento l’emergenza dovuta alle assenze per malattia e quarantene del personale di Trenord" ha sottolineato Claudia Maria Terzi, assessore regionale a Trasporti e Mobilità sostenibile. "Il servizio di Trenord ha recuperato affidabilità e regolarità, due obiettivi prioritari che l’azienda si era posta all’inizio del 2019 – dice, dal canto suo, Piuri –. Avevamo previsto non meno di due anni per ridare equilibrio all’intero sistema ferroviario lombardo, dove circolavano treni vecchi su un’infrastruttura satura. La pandemia ci ha rallentato ma non ha fermato il nostro progetto di rinnovamento". Critico Nicola Di Marco, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: "Quando i treni arriveranno in orario? Apprendiamo che l’indice di puntualità è tornato ad essere simile a quello del biennio 2015-2017. Un dato che non soddisfa neanche l’azienda e denota come insufficiente il lavoro di Regione Lombardia".