Milano con il limite a 30 all’ora? Sarebbe più inquinata. Cosa dice lo studio del Mit

La riduzione “forzata” della velocità, se applicata nell’intero territorio comunale, potrebbe a un aumento delle emissioni di CO2 e PM10

Milano, 8 luglio 2024 – Molto probabilmente più sicura. Però un filo più inquinata. Uno studio del Mit Senseable City Lab focalizzato sulla città di Milano rivela uno scenario secondo il quale la riduzione del limite di velocità a 30 chilometri all’ora – misura che punta a rendere le città più vivibili, sicure e meno rumorose  – provoca non solo un lieve aumento dei tempi di percorrenza ma ha ripercussioni in negativo anche sulle emissioni inquinanti.

Una strada con il limite ai 30 chilometri all’ora (Archivio)
Una strada con il limite ai 30 chilometri all’ora (Archivio)

La rilevazione è stata presentata in occasione del terzo forum di The urban mobility council, il think tank della mobilità promosso dal Gruppo Unipol.

I risultati

La riduzione della velocità a 30 chilometri all’ora determina un aumento delle emissioni di monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2), ossidi di azoto (NOx) e particolato (PM), soprattutto nelle ore più trafficate del giorno, perché, spiega lo studio, i motori termici sono progettati per avere la migliore efficienza di consumo intorno ai 70-80 chilometri all’ora. 

In caso di applicazione del limite dei 30 all’ora nell'intero territorio del Comune di Milano, le emissioni di CO2 aumenterebbero dell'1,5%, mentre quelle di PM, particolarmente nocive per la salute umana, del 2,7%.

I tempi

La riduzione del limite di velocità nei vari scenari ha mostrato un lieve aumento dei tempi di percorrenza, con un incremento del tempo medio che va da 2 secondi (in uno scenario di riduzione dei limiti in tutte le strade della zona più centrale di Milano) al massimo di 89 secondi (nello scenario di riduzione dei limiti a tutte le strade non primarie sull'intero territorio cittadino).

Tuttavia, l'impatto varia significativamente a seconda della zona e del tipo di strada, con aumenti più marcati durante le ore di punta.

L’obiettivo

"I risultati presentati al The Urban Mobility Council sono i primi di una ricerca che estenderà il suo raggio d'azione per aiutare sempre di più le amministrazioni a prendere decisioni migliori per la gestione della mobilità urbana", ha dichiarato Carlo Ratti, direttore Mit Senseable City Lab e membro del comitato di indirizzo The Urban Mobility Council.

"Grazie ai dati che ci forniscono i sistemi di trasporto, tra cui le applicazioni telematiche di Unipol, - ha aggiunto - capiremo come e fino a che punto la riduzione dei limiti di velocità nelle nostre città potrà accelerare il progresso verso città più sane, sicure e vivibili".