
Parco del Centenario a Trezzano sul Naviglio (Facebook)
Milano, 16 agosto 2015 - Nessun problema per le acque di uso civile e, dai primi rilievi, la falda non appare inquinata: sullo strato superficiale si sta operando per la messa in sicurezza, raccogliendo le particelle di gasolio che hanno intriso il terreno nell'area dell'effrazione dell'oleodotto Eni. È questo l'esito principale della riunione che si è tenuta oggi a Trezzano sul Naviglio tra il Comune di Milano, i sindaci dei Comuni di Trezzano sul Naviglio, Cusago, Buccinasco, Cesano Boscone, il servizio idrocarburi della Città metropolitana, Arpa, Asl, Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizie locali, Protezione civile ed Eni.
Già ieri, sabato 15 agosto, si è svolto un primo incontro, tra gli enti sopra citati, per monitorare la situazione e organizzare le successive fasi d'intervento. L'incontro odierno, convocato per avere un aggiornamento da Eni in merito alla messa in sicurezza dell'area interessata dallo sversamento di idrocarburi (a seguito di un tentato furto all'oleodotto), ha dato dunque un esito positivo. Dalla sera del 14 agosto, infatti, sono in corso le operazioni (ritenute corrette e monitorate costantemente da Arpa e ASL come enti preposti) per la raccolta delle iridescenze di gasolio, dopo che sono state posate le barriere assorbenti nelle rogge coinvolte a sud, nei comuni di Trezzano sul Naviglio, Cusago e Buccinasco. Grazie alle barriere è stato possibile bloccare la divulgazione degli idrocarburi nelle rogge e nella falda. Una volta terminata la raccolta sarà fatta la caratterizzazione dell'area e la bonifica.
Nel frattempo, i Comuni di Milano, Trezzano sul Naviglio e Cusago hanno emesso ordinanze cautelative per vietare l'utilizzo dell'acqua delle rogge interessate per l'irrigazione e l'abbeveramento di animali. Le ordinanze saranno valide per alcuni giorni, fino alla conclusione della fase di messa in sicurezza.
Eni nel frattempo comunica in una nota che nella serata del 14 agosto a Trezzano sul Naviglio, durante un trasferimento di gasolio attraverso l'oleodotto da 12" che collega la raffineria di Sannazzaro al deposito di Rho, è stato perpetrato ai danni dell'Eni un altro tentativo di furto. In questo caso l'attrezzatura posticcia istallata dai ladri per rubare il prodotto ha ceduto causando uno spandimento di gasolio. "Attivato immediatamente il dispositivo emergenza oleodotti gli esperti dell'Eni e le ditte di pronto intervento - spiega la società - intervenivano sul posto mettendo in sicurezza l'oleodotto. Sono in atto le attività di messa in sicurezza di emergenza dei luoghi interessati dall'evento". "Questo è l'ennesimo tentativo di furto perpetrato ai danni degli oleodotti dell'Eni - afferma la società - che da tempo sta conducendo insieme alle forze dell'ordine una lotta contro questi episodi".