
Offerta Sociale (l’azienda pubblica del welfare controllata dai Comuni che gestisce queste strutture) in visita al cantiere del Centro diurno disabili
Viaggio nel cantiere del nuovo Centro diurno disabili a Trezzo. Lavori in corso e sopralluogo dell’Amministrazione e di Offerta sociale, l’azienda pubblica del welfare controllata dai Comuni che gestisce queste strutture. A fine restyling i posti saliranno da 24 a 30, nell’ex caserma dei carabinieri in via Medici prende forma il polo per l’handicap finanziato dal Pnrr, che per realizzarlo ha spedito in città 765mila euro dei 900mila necessari. Il centro? Non è un parcheggio, "ma un’occasione di integrazione fra lavoretti utili per la collettività e relazioni", spiega l’azienda. Qui, i soldi serviranno a creare ambienti di vita condivisa: cucina, due sale refettorio, una palestra, un blocco servizi, una sala bagno. Numerosa la delegazione che ha voluto toccare con mano lo stato dell’arte.
Oltre alla vicesindaca Tea Geromini con delega ai Servizi Sociali e neo-presidente d’ambito proprio della società che si occupa di fragili, il suo omologo Riccardo Corti, assessore a Vimercate. Con loro, il sindaco Diego Torri, Daniela Mazzuconi, presidente dell’azienda, Giacomo Biffi, alla guida dell’assemblea dei sindaci, la direttrice Carmela Mennonna e Nunzia Gallizzi, responsabile dell’area servizi per la non autosufficienza. "Una visita istituzionale, conoscitiva e pratica - chiarisce la delegazione - estesa a tutti i centri sparsi nell’area che ospitano 116 utenti". "A Trezzo - aggiungono - la ristrutturazione permetterà di offrire spazi tagliati su misura per le esigenze dei frequentatori. Piccoli e grandi interventi sono in corso anche negli altri centri della zona, tutti riservati alla fascia 18-65 anni".
Il sopralluogo "è servito anche ad avviare una riflessione sui Cse, i centri socio-educativi riservati, invece, ai ragazzi con disabilità fra i 6 e 16 anni". Strutture che offrono "una risposta a un bisogno concreto delle famiglie che devono fare fronte a gravi disabilità - ancora gli amministratori - ma sono anche opportunità di partecipazione attiva al territorio e di valorizzazione del loro apporto alla comunità". Tante le attività che si svolgono fra queste mura: "Dagli orti sociali, alla pulizia di parchi e giardini, alla verniciatura delle inferriate di proprietà pubblica, alle iniziative con commercianti e artigiani". Per entrare nella grande famiglia "basta presentata richiesta ai servizi sociali del comune di residenza".