
Più digitale, accessibilità e visitatori: l’operazione firmata dal Pirellone
Dalle mappe di comunità al turismo interattivo, alle opere d’arte per richiamare appassionati. La parola d’ordine per l’Ecomuseo Adda di Leonardo è rilancio. Un’operazione firmata dal Pirellone attraverso InnovaCultura, il bando che allarga gli orizzonti nel campo e che grazie a un investimento di 285mila euro con Garden65, Unioncamere e il Fondo di sviluppo europeo regionale, porterà alla svolta: più digitale, più accessibilità, più visitatori. La formula perfetta. Obiettivo, "permettere alle istituzioni culturali di fare un salto di qualità, proiettandosi nel futuro", spiega Palazzo Lombardia.
Il progetto si chiama "Identità fluenti" e coinvolgerà i 9 Comuni soci: Canonica d’Adda, Cassano, Cornate , Fara Gera, Imbersago, Paderno, Robbiate, Trezzo, Vaprio e la loro gente. Si comincia la prossima settimana "raccogliendo le testimonianze degli abitanti per costruire la cartina interattiva con i punti rilevanti". Ci saranno interviste collettive e focus con personaggi significativi, tutti insieme aiuteranno a mettere a fuoco memorie, esperienze e conoscenze "e individuare posti e patrimoni da valorizzare". Tutto Il materiale raccolto - testi, registrazioni audio e video, immagini - sarà trasformato per ciascuna delle 9 città in mappa da un’illustratrice che ne coglierà le peculiarità.
Con le Amministrazioni invece si lavorerà per individuare gli angoli di pregio che saranno "segnalati" da installazioni firmate da artisti famosi "veri e propri monumenti - spiega l’Ecomuseo - e nuovi elementi di attrazione turistica". Ci sarà anche uno spazio digitale interattivo, dove grazie a web e app si potrà personalizzare le visite. Un modo per ridare voce ai tesori del territorio. Dalle favolose centrali Esterle e Bertini, allo Stallazzo, passando per la Rocchetta fra vestigia romane, macchie di vegetazione e cascate amate dai canoisti.
Un eden di quiete e meraviglia fra natura e conoscenza. Gli sfondi sono ancora quelli del fiume che i critici intravedono nei capolavori leonardeschi: Vergine delle Rocce e Gioconda. Un mistero senza fine che gli appassionati potranno presto godersi ancora al meglio. Gli itinerari nelle 18 stanze del museo all’aria aperta sono tanti, dalla Conca Madre alla torri medievale di Colnago, una finestra sul XIV secolo. E poi c’è l’incanto di Villa Paradiso, il borgo cornatese collegato all’Adda da un bosco e un sentiero conosciuto a menadito agli amanti della zona. Tra i bijoux che si possono ammirare da queste parti anche la diga di Robbiate, il ponte di Paderno e i Tre Corni, la Centrale Enel Taccani a Trezzo, la chiesetta di San Colombano a Vaprio.