
La visita al Castello si snoda lungo un percorso di secoli: passeggiata fra locali giardino e salita alla torre
Venticinque aprile all’insegna della cultura, a Trezzo nel fine settimana torna l’edizione primaverile di Ville Aperte. Doppio turno al Castello, domenica, e tre pomeriggi, da oggi, a Casa Bassi alla scoperta del Manzoni più segreto. Visite guidate nella rocca Viscontea e nella dimora dove abitò Margherita Trotti, nipote del grande scrittore e di Enrichetta Blondel, figlia della loro quinta figlia. Un tuffo nella storia e nella bellezza per chi ha scelto di non partire per il ponte. Il tesoro del Barbarossa sepolto nel parco e il fantasma della castellana suicida dalla torre, una sterminata aneddotica su apparizioni di spettri e fantasmi, fra gli altri quello di una figlia di Bernabò Visconti, innamorata di uno stalliere e gettata dal padre nel pozzo delle torture.
E poi storia vera di intrighi, omicidi, battaglie, odio e rivalità fratricide, sangue, prigionie in salsa trecentesca. Mura, storia e leggende hanno reso il castello protagonista nei secoli. E la visita di 75 minuti si snoda appunto lungo un percorso di secoli: passeggiata fra locali e giardino, mostra multimediale sulla tomba del gigante longobardo, salita alla torre con vista panoramica. Altrettanto affascinante Casa Bassi. Gli eredi intratterranno i partecipanti con aneddoti e cimeli del romanziere. Qui, abitò anche il suo ultimo pronipote, don Sandro Bassi, scomparso nel 2015, amatissimo dall’intera città.
C’è molto anche di lui nella dimora gentilizia del XVI secolo, costruita su antichi edifici trecenteschi che ha una particolarità che la rende unica: da più di quattro secoli, di generazione in generazione, ha continuato ad appartenere alla stessa famiglia. Due le chicche della villa: la facciata monumentale sulla corte e il giardino sul retro progettato da Alessandro Trotti Bentivoglio, che custodisce le piante originali di fine Ottocento e le erbacee perenni di quando è stato creato. Nella sala da musica si esibirono due famosi violinisti, Randolphe Kreutzer e Alessandro Rolla, quest’ultimo poi primo direttore d’orchestra della Scala di Milano. Ma il genio più celebre che tenne un concerto nelle sue stanze è Johannes Brahms. Fascino irresistibile per gli appassionati della kermesse che da 23 anni mette a disposizione del pubblico gioielli non sempre accessibili. Prenotazione obbligatoria sul sito villeaperte.info