di Andrea Gianni
La discussione su un documento è sfociata in un’aggressione ai danni dei dipendenti comunali. Un sessantenne ha minacciato e insultato le persone presenti. Poi, con una mazzetta da muratore, ha danneggiato la vetrata all’ingresso dell’ufficio anagrafe in via Padova 118. Gli otto impiegati e i quattro commessi si sono chiusi all’interno, fino a quando sono intervenuti i carabinieri per riportare la calma. L’episodio, avvenuto la mattina di lunedì scorso, è solo l’ultimo della serie. Aggressioni che indicano un clima di tensione sempre crescente e fanno suonare un campanello d’allarme sulla sicurezza negli uffici aperti al pubblico. "I lavoratori chiedono più tutele – spiega Stefano Mansi, sindacalista dell’Unione Sindacale Italiana (Usi) – e quanto avvenuto in via Padova 118 dimostra i rischi quotidiani che si corrono. Chiediamo una presenza fissa degli agenti della polizia locale. Se gli utenti sono esasperati è anche colpa dei continui tagli del personale: solo per il cambio di residenza ci sono oltre 10mila pratiche arretrate". Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia, avanza la sua proposta dai banchi dell’opposizione. "Ci sono 500 agenti della polizia locale che per problemi fisici o di salute non possono pattugliare le strade – spiega – ma potrebbero essere impiegati per presidiare gli uffici aperti al pubblico. La loro presenza sarebbe un deterrente nei confronti di malintenzionati o esagitati. Non bisogna militarizzare il territorio, ma è necessario prevenire questi episodi".
L’aggressione avvenuta in via Padova è stata preceduta da un episodio analogo due giorni prima, sabato 29 gennaio, all’anagrafe di via Larga. Vittima una lavoratrice dell’ufficio, come ha denunciato la Fp Cgil. "Bisogna affrontare in modo tempestivo e risolutivo il tema delle aggressioni, da parte di alcuni cittadini esagitati, nei confronti degli addetti al front office dell’Area Servizi al cittadino", si legge in una nota diffusa dal sindacato dopo l’episodio del 29 gennaio. "Un’aggressione violenta e intimidatoria – spiega il sindacato – da parte di una cittadina che aveva ricevuto un diniego relativo a una richiesta di rilascio della carta d’identità, che solo grazie all’intervento dei colleghi non è sfociata in aggressione fisica". La Fp Cgil evidenzia che "negli ultimi mesi ci sono stati quattro episodi, che si aggiungono ad altri accaduti in precedenza anche nelle delegazioni anagrafiche, e in alcuni di questi sono state fatte persino minacce di morte". Tutto ciò sta creando un "clima di preoccupazione e ansia tra i lavoratori".