Abbattere il debito del Pio Albergo Trivulzio (PAT) e riaprire tutti i reparti di assistenza socio sanitaria. Questo l’obiettivo del conferimento del patrimonio immobiliare ad Invimit. Lo ha spiegato ieri in un’audizione congiunta delle Commissioni Sanità e Sostenibilità Sociale il Commissario del PAT, Francesco Tronca. Un confronto chiesto dai consiglieri regionali del Pd, Pierfrancesco Majorino e Carmela Rozza. Il Trivulzio è commissariato dal 7 agosto 2023 a causa del forte indebitamento che aveva portato alla chiusura di diversi reparti. Tronca ha definito il quadro all’interno del quale si sta muovendo la gestione commissariale del PAT: le unità immobiliari sono 1.248. Poco meno del 30% di questi (341) è sfitto, mentre 907 sono in affitto. Il patrimonio include anche 70 aree agricole (48 affittate e 20 libere). I dipendenti del PAT sono 1.200. L’indebitamento è di 26 milioni di euro a fronte di una esposizione debitoria di 110 milioni nell’agosto 2023. L’operazione di rivalutazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare da parte di Invimit consentirà, secondo Tronca, di rientrare dai debiti residui e riattivare tutti i servizi sociosanitari dell’istituto. Tronca ha illustrato i progetti di sviluppo dell’ente. Sono stati riaperti tre reparti di riabilitazione specialistica per 75 posti letto. A questi se ne sono aggiunti, da pochi giorni, altri 33 in due nuovi reparti. Nei prossimi mesi saranno portati da 3 a 26 i posti del day hospital di riabilitazione. Sugli sfratti il Commissario ha affermato che "non è in atto nessuna procedura di esecutività". Le singole situazioni saranno valutate dopo l’estate, con particolare attenzione per i fragili, pari al 15% degli inquilini. Tronca ha precisato che per gli sfratti vengono prese in considerazione solo le situazioni di "enorme morosità". Marco Bestetti (FdI) ha sottolineato che "la gestione degli alloggi del PAT deve superare gli attuali rendimenti del 2%, troppo lontani dai valori di mercato. Pertanto, si proceda lungo la via indicata da Tronca". Per Pierfrancesco Majorino (Pd) "non esiste un piano di gestione immobiliare e socioassistenziale chiaro". Carmela Rozza (Pd) punta l’"attenzione sull’urgenza di stabilire criteri oggettivi per definire le tutele. Non si può procedere caso per caso. Il percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare è necessario, ma il PAT deve mantenere la sua vocazione sociale e pubblica per tutelare anziani e fragili". Nicola Di Marco (M5S) sottolinea che "conferire gli immobili a Invimit significa portare i gioielli di famiglia al banco dei pegni".
Giambattista Anastasio