Un corpo senza vita è stato recuperato dai vigili del fuoco (nella foto) dalle acque del fiume a Concesa. L’identificazione poche ore dopo: si tratta di una 32enne residente in provincia di Bergamo, V.E, il riconoscimento è stato effettuato poco dopo dai familiari. Scartata un’ipotesi circolata nelle ore successive al macabro ritrovamento, quella di un infortunio lavorativo. Restano aperte quella della caduta incidentale in acqua e quella, più accreditata, del gesto disperato. In merito non vi sono conferme ufficiali da parte degli inquirenti, i carabinieri della compagnia di Pioltello e di Trezzo sull’Adda, per ore sul posto con i vigili del fuoco ieri mattina. Erano circa le 9 quando il corpo senza vita, a pelo d’acqua in una vasca di raccolta della centrale elettrica nei pressi del santuario, è stato avvistato da alcuni passanti, che hanno dato l’allarme. Sul posto sono giunti soccorritori, vigili del fuoco e carabinieri. La salma è stata ripescata poco dopo dai sommozzatori. Stando al primo esame sul corpo, il decesso non risaliva che a poche ore prima: l’alba, o la nottata. Nella tasca della giacca le chiavi dell’auto con cui, come è stato successivamente accertato, la donna avrebbe raggiunto la riva del fiume, parcheggiando proprio a ridosso del ponte fra Capriate e Trezzo. Ciò che è accaduto successivamente è ancora in corso di ricostruzione da parte degli inquirenti. La donna potrebbe aver raggiunto l’alzaia a piedi ed essere caduta in acqua. O essersi lasciata cadere dal viadotto fluviale quando era ancora buio. La salma è stata trasferita all’Istituto di medicina legale dove nei prossimi giorni sarà sottoposta all’autopsia comunque disposta dall’autorità giudiziaria.
Monica Autunno