
È stato trovato morto sui binari, con tutta probabilità investito da un treno, ieri all’alba. Il cadavere dell’uomo non era lontano dalla stazione di Greco-Pirelli quando il personale ferroviario si è accorto di quella sagoma e ha lanciato l’allarme. Al momento non sono note neppure le sue generalità: all’apparenza, è una persona di circa 70 anni. Senza neanche un documento in tasca. E non è chiaro se sia morto a causa di un incidente o per un gesto volontario: sono in corso le indagini, a cura della Polfer. Ieri alle 5.30, il macchinista del treno partito intorno alle 5.20 da Milano in direzione Lecco ha notato quel corpo steso lungo i binari e ha chiesto subito aiuto ma per l’uomo non c’era più nulla da fare. I soccorritori del 118, arrivati in stazione in codice rosso, con un’ambulanza e un’automedica, non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Intervenuta la Scientifica per i rilievi, la Polfer sta cercando di ricostruire la dinamica: l’uomo potrebbe essere stato investito da un treno passato in precedenza. La circolazione ha subìto rallentamenti (il traffico ferroviario in prossimità della stazione è stato temporaneamente sospeso).
Quello di ieri è il quarto morto rinvenuto su binari ferroviari in un mese. Lo scorso 28 dicembre un altro uomo senza documenti (poi si è scoperto essere un 33enne di origine egiziana, senza fissa dimora) era stato investito e ucciso da un treno vicino la stazione di Milano-Certosa: era stato visto camminare sui binari poco prima delle 7, poi era stato travolto. Il 9 dicembre alle 9.30 una tragedia simile tra Sesto San Giovanni e il quartiere di Greco: anche in quel caso, un uomo, apparentemente di origine africana e di circa 50 anni, senza documenti, era stato preso in pieno; la Polfer aveva ipotizzato fosse un senzatetto che aveva provato ad attraversare i binari. Mentre O. L., 62 enne con problemi di tossicodipendenza, alle 15.20 del 5 dicembre era stato travolto poca distanza dalla stazione Rogoredo. Si sarebbe suicidato lanciandosi volontariamente sui binari a poche decine di metri dalle banchine. Marianna Vazzana