Milano, 26 agosto 2023 – Il raggiro del finto incidente: un evergreen che non passa mai di moda tra i truffatori seriali. Stavolta nel mirino è finito un ottantaseienne italiano: se non fosse stato per l'intervento della polizia, se ne sarebbe tornato a casa con 350 euro in meno, convinto di aver riparato un danno che non aveva mai fatto. Chi, invece, si era appropriato indebitamente di quel denaro è stato arrestato.
La dinamica
L'episodio è avvenuto alle 9.30 di venerdì all'incrocio tra via Mac Mahon e via Gran San Bernardo: all'improvviso, l'anziano, al volante di una Fiat 600, ha sentito un colpo alla carrozzeria e ha fermato la macchina. Da un'altra auto, un'Alfa Mito, è sceso un ragazzo, che si è avvicinato all'ottantaseienne accusandolo di avergli urtato lo specchietto retrovisore e di avergli rigato la fiancata, mostrando una striscia nera sulla portiera. A quel punto, l'anziano si è scusato e ha proposto di compilare i moduli per la constatazione amichevole, da inviare poi alle rispettive assicurazioni. L'altro ha rifiutato: "Dammi 350 euro e la chiudiamo qui".
L'intervento della polizia
Proprio nel momento in cui stava avvenendo lo scambio di denaro, è passato da quelle parti un equipaggio del commissariato Sempione: gli agenti si sono insospettiti e hanno deciso di controllare cosa stesse succedendo. Il ragazzo si è infilato nell'abitacolo della Mito, dove c'era un complice ad attenderlo, e ha provato ad allontanarsi in macchina, ma è stato bloccato.
Dopo aver identificato tutti i presenti e aver raccolto la testimonianza dell'ottantaseienne, i poliziotti hanno subito ipotizzato che i due ragazzi della Mito, un ventiduenne e un ventinovenne di origine rom entrambi con precedenti, avessero messo in atto la truffa del finto incidente. Gli approfondimenti investigativi hanno accertato che i due hanno utilizzato un tappetino in plastica gommata per provocare l'impatto e la striscia nera sulla portiera. Da qui l'arresto per tentata truffa aggravata.