ANDREA GIANNI
Cronaca

"Auto online, spariti con tremila euro". Famiglia milanese truffata

Vetture usate a prezzi fuori mercato: così scatta il raggiro. Incassano l’acconto e chiudono i falsi profili

Truffe online vendita auto

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L’annuncio pubblicato su Facebook sembrava un affare: seimila euro per una Mercedes di seconda mano in ottime condizioni, certificate dalle foto pubblicate. Solo che l’affare si è rivelato una truffa, per una famiglia milanese. Hanno versato tremila euro, la metà dell’importo pattuito attraverso uno scambio di messaggi, accordandosi per consegnare il resto al momento della consegna del veicolo. Ma il venditore, una volta incassata la somma, è sparito dalla circolazione, chiudendo anche il profilo Facebook probabilmente aperto con false generalità. Anche le foto dell’auto potrebbero essere state prese dai vari annunci che pullulano sul web, creando una trappola per le persone in cerca di offerte per cambiare la propria vettura.

"Ci siamo fidati e abbiamo sbagliato – raccontano i truffati – l’annuncio sembrava reale e non abbiamo sospettato nulla fino a quando quella persona ha smesso di rispondere ai messaggi. Abbiamo sporto denuncia, nella speranza che possa servire a qualcosa". In questo caso il venditore era una donna, dal nome spagnolo, che ha fornito come luogo di residenza un indirizzo di Roma. Generalità probabilmente fasulle o “rubate“ a persone realmente esistenti e ignare.

L’annuncio-esca era comparso in uno dei tanti “marketplace“ su Facebook che, senza filtro, mettono in contatto venditori e acquirenti. Vetrine virtuali dove ultimamente sono esplose le offerte di auto usate, alcune palesemente sospette pubblicate da sedicenti concessionarie estere, a causa di un mercato del nuovo terremotato dalla crisi delle materie prime, con conseguente aumento dei prezzi e prolungarsi dei tempi di consegna. Cresce quindi l’appeal delle vetture di seconda mano, e i truffatori sfruttano la situazione cavalcando l’onda con raggiri che seguono lo stesso schema. La richiesta di un acconto del 50%, per poi sparire nel nulla mandando a vuoto la consegna. Il primo campanello d’allarme è un prezzo eccessivamente vantaggioso, perché "un’auto non può essere messa in vendita alla metà del suo valore". La regola d’oro è "diffidare sempre", soprattutto nella giungla del web.