Milano, 14 maggio 2020 - Diamanti, quadri di Renoir e Rubens, autovetture di lusso: la polizia sequestra beni per oltre due milioni di Euro al re dei truffatori rip-deal. L'operazione, proposta dal questore Sergio Bracco e accolta dal Tribunale di Milano, è scattata a seguito di accurate indagini della Divisione Anticrimine della polizia milanese. Gli agenti hanno così accertato che le pietre preziose e i quadri che possedeva erano del tutto ingiustificati rispetto alle capacità reddituali dell'interessato e del suo nucleo familiare.
L'uomo, un pluripregiudicato con numerosi alias di 46 anni, si presentava come un facoltoso commerciante d'arte, oppure come un importante immobiliarista e addirittura come un diplomatico; riusciva a farsi dare fiducia dalle vittime per poi sottrargli beni di enorme valore. La sua tecnica era il Rip Deal: l'ultimo episodio a dicembre, quando è stato indagato dalla Squadra Mobile per truffa aggravata in concorso: spacciandosi per un facoltoso acquirente, si era impossessato di un grosso diamante del valore di oltre 3 milioni di euro, realizzando la compravendita nella hall di un hotel; all'acquirente aveva lasciato un borsone pieno di banconote false da 200 euro. La promessa che di solito faceva era quella di un cambio valuta favorevole per chi comprava, salvo poi dare denaro falso.
Alle vendite si presentava spesso con una Ferrari 360 Modena Spider o una Audi A6, vestito di tutto punto con abiti griffati per rendere credibile il suo standard di ricco mercante d'arte. In questa operazione gli agenti hanno sequestrato un appartamento da 8 vani a Trezzano sul Naviglio e uno da 4 a Sedriano, una Mercedes Classe A AMG, bracciali e gioielli d'oro come un anello trilogy con 21 diamanti a fiori, 2 anelli oro bianco con 5 diamanti, un braccialetto tennis con 210 diamanti, altri con 52 o 56 diamanti.
La sua carriera criminale comincia nel 2002 quando conclude la compravendita di un appartamento da 500 mila euro in Austria, dando come acconto 90 mila in contanti, rivelatisi poi composti da banconote false; dal 2007 era ricercato dall'Interpol per truffe Rip Deal simili realizzate anche in Germania e Svizzera con lo pseudonimo di Claudio Moro. Ma l'episodio piu' eclatante si e' verificato due anni fa a Milano, quando si e' spacciato per un rabbino israeliano appartenente alla comunita' ebraica milanese ed e' riuscito a ottenere due opere importanti: la "Sacra famiglia" di Peter Paul Rubens e la "La Fanciulla Sul Prato" di Pierre Auguste Renoir, valutate 26 milioni di euro. Aveva fatto credere ai venditori di trovarsi nei locali di un presunto consolato, poi aveva fatto lasciare i quadri in una stanza, portandoli in una adiacente, salvo poi farli sparire. Le opere d'arte sono state recuperate all'interno di un campo nomadi del Nord Italia.
ha collaborato NICOLA PALMA