Milano, 13 febbraio 2024 – La Polizia di Stato di Milano e la Sezione di Polizia Giudiziaria (partecipata dalla Polizia di Stato e della Polizia Locale milanese) della Procura della Repubblica di Milano, coordinati dalla stessa Procura, hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare a carico di un cittadino italiano di 47 anni, su richiesta dei pubblici ministeri del IV Dipartimento, ritenuto coinvolto, in due truffe pluriaggravate realizzate ai danni di due anziani residenti milanesi.
La prima vittima
Nel primo episodio, una signora di 85 anni, ha ricevuto la telefonata da parte di un uomo, presentatosi come appartenente della Polizia di Monaco di Baviera, che le ha riferito che il figlio aveva causato un sinistro stradale rischiando l’arresto: per questo motivo un avvocato si sarebbe presentato a casa della donna per recuperare quanto di valore in suo possesso per poter pagare la cauzione. All’appuntamento, poi, si è presentato l’indagato che le ha sottratto diversi monili e carte bancarie.
Le indagini
avviate dai poliziotti della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile, hanno permesso di identificare l'esecutore materiale attraverso l’incrocio dei dati provenienti dalle telecamere di videosorveglianza cittadine e dall'analisi del traffico di cella e tabulati prodotto nei luoghi attraversati dall’arrestato.
Il secondo colpo
Nel secondo episodio, un uomo di 86 anni, invece, ha ricevuto una chiamata del medesimo tenore. All’appuntamento per il ritiro della “cauzione" si è presentato, ancora una volta, l'indagato, che si è appropriato di diversi monili e denaro contante per un valore di circa 200mila euro.
Incastrato
Le indagini, questa volta curate dal “Pool Antitruffe” della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Milano, si sono basate su una fitta analisi di tabulati telefonici che ha condotto ad appurare che l’utilizzatore fosse ancora una volta il 47enne destinatario dell’odierna misura.
L’indagato, trasfertista di origini napoletane, è stato arrestato a Marano, provincia di Napoli, ove aveva la propria dimora, con la collaborazione del Commissariato “Giugliano - Villaricca” di Giugliano in Campania .