Milano, 13 aprile 2019 - Vendesi appartamento di 115 metri quadrati in viale Sabotino, a un passo da Porta Romana, a 280 mila euro. Un annuncio troppo bello per essere vero: infatti non lo è. L’offerta è apparsa qualche giorno fa on line e poche ore dopo al civico in questione c’era la fila per sapere di più del misterioso venditore. Il quale a qualcuno si è poi presentato via mail come «Barbara Allais», a qualcun altro come «Emma Brusseau», medico oncologo inglese tornato da poco oltre Manica.
Prezzo basso, venditore all’estero, contatto solo via mail: un caso da manuale, spiega Carlo Giordano, ad di Immobiliare.it, portale che conta 1.800.000 visitatori al giorno e 1.200.000 annunci attualmente pubblicati, di cui ogni mese una quarantina sono truffe: «Abbiamo un team che vaglia gli annunci verificando foto, nominativi e indirizzi mail prima di pubblicarli. Se ci sono dubbi, chiediamo informazioni ulteriori come la visura catastale. Qualcosa però può scappare, soprattutto nei weekend e durante le vacanze. È in questi momenti che i truffatori entrano in azione».
I settori più delicati sono affitti e vendite da privati. Il modus operandi: annunci ben fatti, con foto, rendering e piantine, prezzi bassi e poi la richiesta di una caparra, da versare attraverso altri siti, per bloccare l’appartamento e garantirsi la visita. Che non avverrà mai, e i soldi sono persi. «Per carpire la buona fede dell’acquirente mandano due o tre mail in cui creano empatia, procrastinando la visita; poi passano alla richiesta, di piccole cifre, 500, 600 euro – prosegue Giordano –. E può capitare che qualcuno, pensando a un’occasione imperdibile, ci caschi. Ma sono pochissimi, diciamo una truffa riuscita al mese, perché, a differenza dell’e-commerce, la transazione immobiliare non avviene online ma di persona. Però per noi anche quell’unica truffa è un problema, come editori vogliamo pubblicare solo annunci veri».
Ecco qualche consiglio per non farsi fregare: diffidare di prezzi troppo bassi; non mandare dati sensibili; non versare denaro prima di vedere la casa; non pagare con sistemi poco sicuri. «Ma soprattutto, usare buon senso e razionalità – sottolinea Giordano –. Il truffatore gioca sull’emozione di persone che, in media, stanno cercando casa da nove mesi e davanti a un annuncio accattivante abbassano le difese, cosa che non si farebbe in una trattativa fisica. La nostra è una guerra tra guardie e ladri, contro pochi professionisti del raggiro, che inventano nuovi modi di bypassare i controlli. La nostra vera forza sono gli utenti: se si nota qualcosa di strano nel nostro sito c’è la funzione ‘Segnala annuncio’».