"Con la rottura di alcune tubature in via Toscani gli scarichi fognari finiscono direttamente nel Redefossi, andando ad accentuare lo stato di precarietà igienico-sanitaria del canale, che in alcune zone di San Giuliano scorre a cielo aperto". La denuncia arriva dal Comitato per il Refedossi e riguarda un guasto che si è verificato negli ultimi giorni, all’altezza di alcuni complessi residenziali che hanno ancora le tubature fognarie a vista, sul retro dei palazzi. La rottura dei condotti fa sì che i liquami provenienti da abitazioni e negozi finiscano nel letto del canale sottostante, il Redefossi appunto, anziché essere convogliati verso il sistema fognario generale. "Una situazione che non è tollerabile, visti anche la mancanza di acqua nell’alveo e l’aumento delle temperature. Due aspetti che potrebbero favorire ristagni e cattivi odori", dice il fondatore del comitato, Giovanni Zucchi.
Ma non si tratta solo di un problema estemporaneo. Da tempo si aspetta che i residenti dei palazzi in questione, una cinquantina di famiglie i cui scarichi risultano ancora collegati a una rete provvisoria creata anni or sono da Genia, si allaccino al collettore del Cap. Il Comune ha emesso un’ordinanza in questo senso, "ora faremo le dovute verifiche per capire a che punto siano gli adempimenti", annuncia il sindaco Segala. Intanto, il Comitato chiede quando verranno avviati i lavori che, annunciati dal Comune e dalla Regione, serviranno a garantire al Redefossi una portata d’acqua tale, da evitare la presenza di miasmi e topi nell’alveo. Totalmente tombinato all’altezza di San Donato, a San Giuliano il canale risulta coperto in alcuni tratti e scoperto in altri, "con una disomogeneità urbanistica che rappresenta anche una bruttura estetica", incalzano dal Comitato, che da tempo chiede la totale copertura del Redefossi.
Alessandra Zanardi