STEFANO DATI
Cronaca

Tuffi pericolosi a Cassano d’Adda: il prefetto chiude gli accessi ma il Traversino continua ad essere preso d’assalto

Tagliate le reti di protezione che impediscono di arrivare al fiume, divelti i cartelli di divieto Gli amanti della tintarella affollano l’area dove ogni estate muoiono annegate molte persone

Cassano d’Adda, 17 luglio 2024 – Cartelli di divieto d’accesso e chiusura dei varchi d’entrata non hanno fermato i tanti amanti del Traversino che per entrare nella zona interdetta hanno trovato vie alternative a via Isola Ponte e via Cantarana. Monta anche la questione dei mancati controlli.

“Solleciterò - così il sindaco Fabio Colombo - l’aiuto chiesto al prefetto sull’invio di carabinieri o militari per far rispettare il divieto di stazionare su quell’area. Così come ho detto in conferenza dei servizi il Comune non ha personale a sufficienza per intervenire". Dopo tanti decenni di frequentazione al Traversino dunque, non solo per stendersi al sole, ma anche per vivere eventi cittadini come accadeva in passato, ci si interroga oggi sul mancato rispetto di quei cartelli di divieto d’accesso presenti ai varchi d’ingresso di quell’area.

“La preclusione per la frequentazione della gente in quella zona esiste da sempre - spiega Ettore Grecchi, presidente del Consorzio Bonifica Muzza Bassa Lodigiana -, ma è stata sempre disattesa nonostante i cartelli esposti che vietano non solo la balneazione, ma anche l’accesso alla zona".

Decisioni che giungono dopo il salvataggio di una bambina. "La caduta in acqua di un minore - prosegue Ettore Grecchi - ha portato a decidere per la chiusura della zona, in aggiunta ai cartelli di divieto, per dissuadere le persone a transitare quel manufatto idraulico. Gli stessi vigili del fuoco, giunti in soccorso per l’episodio della bambina, hanno richiesto un ulteriore intervento per evitare la frequentazione della gente in quel luogo. È bene ricordare poi - conclude - che si sta parlando di un manufatto idraulico, luogo non è idoneo alla frequentazione della gente. La loro presenza mette in pericolo tutti loro ed espongono anche noi a una responsabilità che francamente non possiamo avere".