Puntualmente, quando le temperature a Milano si alzano, qualcuno pensa bene di farsi un tuffo nei Navigli. Nel mezzo di un tranquillo sabato pomeriggio, dopo una birra, un giovane si è fatto il bagno nelle acque della Darsena. Nonostante il divieto di balneazione a causa della cattiva qualità delle acque meneghine, non poche le persone – soprattutto turisti – che combattono la calura con una nuotata. E dire che fare in questi casi il codice della navigazione punisce i trasgressori con una multa di 1.032 euro.
D’altronde, il sogno dei Navigli balneabili e ha già qualche anno e non sono pochi, in realtà, quelli che di tanto in tanto fanno un tuffo in Darsena. Ma il sindaco Giuseppe Sala ha chiarito che “c’è un problema di sicurezza” e l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha ribadito chiaramente il concetto: “I Navigli e la Darsena di Milano non sono, per natura intrinseca, corpi idrici destinabili alla balneazione. Si tratta infatti di manufatti idraulici destinati ad altri usi (irriguo, industriale, navigazione, produzione forza elettromotrice) e pertanto non sono indicate analisi delle acque a tal fine”.