BARBARA CALDEROLA
Cronaca

"L’operazione è andata bene", sospiro di sollievo per il sindaco di Cernusco. E in aula scoppia l’applauso

Ermanno Zacchetti ha voluto mandare un messaggio rassicurante dopo l’intervento per la rimozione del tumore alla lingua.

Il messaggio del sindaco di Cernusco sul Naviglio dopo l'operazione

CERNUSCO SUL NAVIGLIO – “L’operazione è andata bene", in aula, l’altra sera, a Cernusco, il primo bollettino medico dopo l’intervento al sindaco Ermanno Zacchetti, il tumore alla lingua è stato rimosso, e quando sul maxi-schermo è arrivato il suo messaggio dall’ospedale, in Trentino Alto Adige, è scoppiato l’applauso. È stata una liberazione. "Grazie per tutto l’affetto. Qui a Bolzano si pedala di brutto". "Calligrafia inconfondibile e pure la firma", dicono assessori e consiglieri. A reggere la lavagnetta, dal letto in corsia, è la sua mano, "nessun dubbio".

Emozione palpabile tanto dai banchi della maggioranza che da quelli dell’opposizione per le sorti del primo cittadino. Si cerca ogni dettaglio per intravvedere un po’ di luce in fondo al tunnel, dopo l’annuncio shock della malattia, poco più di una settimana fa. Una notizia che ha scosso l’intera comunità, da subito al suo fianco.

La parentesi personale non ha interrotto i lavori, in Consiglio è scattato anche il nuovo corso temporaneo, "tutti crediamo che si tratterà di poche settimane", ha detto ai microfoni Giordano Marchetti, capogruppo di Vivere, all’opposizione. È il primo a prendere la parola dopo che il vice Marco Erba, che adesso guida ufficialmente la giunta, ha annunciato il riassetto della macchina stabilito con lo stesso sindaco, titolare di deleghe importanti, appena riassegnate.

A Daniele Restelli è andato il Bilancio, a Giorgia Carenzi il progetto “Cernusco città dello Sport inclusivo e del volontariato“, a Paola Colombo lo Sport, ad Alessandro Galbiati Urbanistica, Edilizia privata e Piano di governo del territorio. Ed è proprio su quest’ultima attribuzione che arriva l’altolà della minoranza: "Il vero danno risale alla composizione iniziale della giunta, quella di oggi è una ridistribuzione di facciata – attacca Marchetti – al giovane Galbiati oltre ai suoi lavori pubblici vanno incarichi difficili, che il primo cittadino aveva tenuto per sé".

È arrivata così la proposta: "Credo che il Pgt possa attendere, siamo in ritardo di anni, aspettiamo Ermanno, che se ne è sempre occupato". Il capogruppo chiama il sindaco per nome e non è un caso. Erba chiede comprensione: "Il confronto anche aspro è il sale della politica, tenete però conto della particolarità della situazione".