
A destra Gabriella Pravettoni, direttrice della divisione di Psiconcologia dell'Istituto europeo di oncologia di Milano e professoressa di Psicologia delle decisioni alla Statale
Milano, 22 febbraio 2025 – Nei pazienti oncologici, ansia e depressione peggiorano la risposta alle cure anticancro e riducono la sopravvivenza. Lo evidenziano i risultati di uno studio pubblicato su "Nature Medicine" e condotto su 227 pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule in stadio avanzato e trattati in prima linea con farmaci immunoterapici. A due anni, solo il 46% dei pazienti con distress emozionale, in particolare ansia e depressione, era vivo rispetto al 65% delle persone colpite dal carcinoma polmonare ma senza segni di disagio psicologico. In Italia lo psicologo dedicato all’oncologia è presente, sulla carta, in circa la metà dei centri, in realtà solo il 20% delle strutture dispone di professionisti formati per affrontare il disagio mentale determinato dal cancro. Per contribuire a colmare questa lacuna nasce "In Buona Salute", la prima piattaforma online di psiconcologia in Italia (inbuonasalute.eu).

Stress emozionale
"Si stima che più del 50 per cento dei pazienti oncologici sviluppi livelli significativi di distress emozionale, che hanno un impatto negativo sulla qualità di vita, sull’adesione ai trattamenti e, quindi, sulla sopravvivenza – spiega Gabriella Pravettoni, responsabile scientifica di “In Buona Salute”, direttrice della Divisione di Psiconcologia dell’Istituto europeo di oncologia e professoressa di Psicologia delle Decisioni all’Università degli Studi di Milano –. Il sostegno psiconcologico è fondamentale prima, durante e dopo le cure. Sono contenta che ci siano iniziative di questo genere dove si possa offrire un supporto concreto e personalizzato a chi affronta il tumore, attraverso un percorso di cura psicologica mirato e focalizzato al miglioramento del benessere mentale durante ogni fase della malattia".
Come accedere
Dopo aver completato un questionario online, la piattaforma suggerisce lo specialista più in linea con le necessità di ogni persona. È disponibile un team di psiconcologi certificati, impegnati a fornire un aiuto prezioso a pazienti, caregiver e operatori sanitari. Nella piattaforma è possibile trovare risorse, supporto emotivo e informazioni affidabili. È consigliato un ciclo di 10 sedute online, ognuna dura 50 minuti. Il costo è di 70 euro a seduta.
"Troppo spesso i risvolti psicologici di una diagnosi di cancro sono lasciati in seconda linea, rispetto ai bisogni strettamente clinici – continua la professoressa Pravettoni –. Vanno considerate le difficoltà dei medici a discutere di questi argomenti durante la visita, anche per mancanza di tempo, e la riluttanza dei pazienti a confidarli, talvolta per lo stigma ancora associato ai problemi legati alla salute mentale. Anche quando i problemi psicologici vengono riconosciuti, non è facile gestirli nella pratica clinica. Non esiste, infatti, un modello di valutazione e intervento adatto a tutte le circostanze. Anche il supporto psiconcologico deve adeguarsi e rispondere ai bisogni dei pazienti, adottando tutti gli strumenti utili, incluse le sedute online".