
La scrittrice Stefania Cavasassi autrice del libro 2Tutta mia la città"
Sesto San Giovanni (Milano) – "C’era una volta, tanto tempo fa, un piccolo villaggio di case contadine costruite dai romani che poi diventò Sesto San Giovanni". Inizia così "Tutta mia la città", il libro scritto da Stefania Cavasassi e illustrato da Chiara Nicolini, dedicato "alle bambini e ai bambini che riescono a vedere il mondo con curiosità e semplicità".
Un libro collettivo e profondamente sestese non solo per il contenuto ma anche per la collaborazione di insegnanti come Rosalba Fontana, di Francesco Grande della biblioteca dei ragazzi, del grafico Maurizio Merlotti, della Libreria Tarantola dove si può acquistare. "Ho sempre amato scrivere racconti e poesie, ma scrivere per bambini è diverso - confessa l’autrice -. Quindi consigli e idee sono stati raccolti con piacere. Ho voluto dare proprio il taglio di una storia: perché Sesto si chiama in questo modo, la trasformazione da villaggio agricolo, ovviamente le fabbriche con i bredini e i falchetti e tutta la parte sulla Resistenza".
Non mancano i giochi per agganciare i bambini alla Sesto di oggi. "Con le immagini, gli indovinelli e le domande dirette ho cercato un collegamento tra passato e presente. Ad esempio, spingendoli a cercare in città il monastero di San Nicolao, di cui abbiamo pubblicato la foto, o il Monumento della Resistenza che abbiamo spiegato a parole e con l’illustrazione di questo muro. L’idea è che, in questo modo, i bambini possano riconoscere quello che vedono ogni giorno e di cui magari ignorano storia e significato".
Ci sono i grandi personaggi, come Gino e Teresa Strada, la visita di Andreotti e di Papa Wojtyla (con tanto di QR code) ma anche i legami con Sesto di Quasimodo ed Enrico Fermi. "Ho inserito delle curiosità per stimolare la curiosità. Alla fine ci sono le immagini della vecchia passerella del Rondò e della futura stazione a ponte di Renzo Piano, sempre per creare un legame tra ieri e oggi". Dopo questo libro per bambini, Stefania pensa già oltre. "È importante non perdere la memoria e far conoscere alle giovani generazioni la storia di Sesto. Mi piacerebbe un trivial pursuit di Sesto, magari pensato anche per gli adolescenti".