REDAZIONE MILANO

Tutti i punti da chiarire. Dall’estintore ai copertoni

Il titolare dell’officina sarà interrogato dai pm. Norme di sicurezza rispettate?

Tutti i punti da chiarire. Dall’estintore ai copertoni

Dall’interrogatorio di Fabrizio Ghiani, titolare dell’autofficina Ghidel sas, potranno forse emergere risposte che aiuteranno a chiarire i punti ancora oscuri sulla dinamica del rogo che è divampato nell’arco di pochi istanti, venerdì sera, in via Fra Galgario 8 e che ha provocato tre vittime. L’uomo, di 39 anni, è indagato per incendio colposo e omicidio colposo: in quel momento era da solo, impegnato nella riparazione di una Volkswagen Polo posizionata sopra un ponte.

L’ipotesi è quella di una fuoriuscita anomala di carburante dall’auto, che probabilmente a causa del contatto con una fonte di calore ha innescato un incendio che ha raggiunto una catasta di pneumatici e in pochi istanti è diventato incontrollabile. Ghiani è scappato, mettendosi in salvo. Nel frattempo il rogo, dal piano terra, è salito verso l’alto divorando l’edificio. Il fumo, anche a causa dell’effetto camino dovuto al vano scale, ha invaso gli appartamenti sovrastanti. Al terzo piano sono morti Silvano Tollardo, 66 anni, la moglie Carolina De Luca, 63, e il figlio 34enne Antonio. Mentre una donna di 89 anni che abita al quinto piano è riuscita a salvarsi. Erano gli unici inquilini in quella scala.

Ieri il Nucleo investigativo antincendio dei Vigili del fuoco ha ricevuto la delega da parte della Procura di Milano, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, per la ricostruzione della dinamica. I rilievi dei prossimi giorni, si legge in una nota, "saranno fondamentali per accertare cosa può aver determinato l’incendio nell’attività posta al piano terra e cosa possa aver contribuito all’interessamento così massivo a carico dell’edificio e soprattutto dell’unità dove hanno perso la vita le persone". Ma non è l’unico fronte aperto, perché investigatori e inquirenti dovranno accertare il rispetto delle misure di sicurezza e del piano antincendio da parte dell’officina. C’erano estintori funzionanti? I copertoni, che devono essere depositati lontano da fonti di calore, erano conservati regolarmente? C’è stata una sottovalutazione dei rischi? Domande che finiranno al centro di una consulenza ampia, che partirà dall’analisi della Polo completamente distrutta dalle fiamme.

A.G.

M.V.