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Sequestrate mascherine "U-Mask": "Filtraggio inferiore a quanto dichiarato"

L'indagine della Procura di Milano è partita dalla segnalazione di un concorrente. La società: "Dispositivi pienamente a norma". Ora tocca a un consulente analizzare i prodotti

Il pm Tiziana Siciliano

Il pm Tiziana Siciliano

Milano, 25 gennaio 2021 - Sequestrate dalla Polizia locale  su disposizione della Procura di Milano  in una decina di farmacie milanesi  15 mascherine U- Mask insieme a   cinque filtri per analizzare la loro capacità di filtraggio. L'attività di indagine,  coordinata dai procuratori aggiunti Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco, nasce da un esposto di una ditta concorrente, partendo  da i esiti di analisi di laboratorio secondo i quali la capacità di filtraggio della mascherina biotech con il filtro che dura 150-200 ore sarebbe del 70-80% a fronte del 98-99% dichiarato. Come atto dovuto è stata indagata l'amministratrice della filiale italiana della società londines, l'ipotesi di reato è frode nell'esercizio del commercio. La Procura  ha incaricato un proprio  consulente  di analizzare le mascherine sequestrate per stabilire l'effettiva percentuale di filtraggio.  

Da parte sua, la società finita nel mirino delle indagini sottolinea che i propri prodotti  soddisfano "pienamente le norme e le leggi in materia".   "Siamo certi che le indagini in corso chiariranno la trasparenza del nostro operato", riferisce l'azienda, precisando di aver   "collaborato attivamente con gli inquirenti, fornendo tutta la documentazione richiesta".   "Tutta la documentazione tecnica relativa ai nostri dispositivi - sottolinea la società in merito alla capacità di filtraggio dei dispositivi - è stata a suo tempo inviata, come prescritto dalla legge, alle Autorità competenti (Ministero della Salute) che, preso atto della correttezza della documentazione accompagnatoria e delle prove tecniche effettuate, ne ha disposto l'approvazione e la registrazione come dispositivi medici di classe uno"