REDAZIONE MILANO

Uccise la compagna, condannato a 23 anni. Il padre della vittima: "Pena bassa"

Il 23 settembre scorso strangolò la compagna a Pozzo d'Adda

Charlotte Yapi, 26 anni, è stata uccisa il 23 settembre scorso

Pozzo d’Adda (Milano), 18 maggio 2020 - La Corte d’Assise di Milano, guidata dal presidente Ilio Mannucci Pacini, ha condannato a 23 anni Carmelo Fiore, che il 23 settembre scorso strangolò la compagna Charlotte Yapi a Pozzo d’Adda, nel Milanese. Fiore, 46 anni, ora in carcere, è stato quindi condannato con l’accusa di omicidio a 23 anni di reclusione per aver ucciso la compagna 26enne, originaria della Costa d’Avorio, nell’abitazione della donna. A deciderlo è stata oggi la Corte d’Assise, nel processo che per via dell’emergenza Covid si è svolto a porte chiuse.

Accolta in sostanza la proposta del pm Maura Ripamonti che in mattinata aveva chiesto 22 anni ritenendo le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti dei futili motivi e del vincolo della relazione affettiva. I giudici hanno, inoltre, disposto l’interdizione perpetua nei confronti dell’imputato, la libertà vigilata di 3 anni a pena espiata e una provvisionale per i due figli, l’ex marito e i familiari della giovane per una somma totale di 290 mila euro. Il padre della vittima, in aula, al momento della lettura del verdetto, ha commentato: "Non sono assolutamente soddisfatto, è una pena troppo bassa, meritava di più". Di "valutazione rigorosa ma prudente" ha invece parlato il difensore dell’imputato, l’avvocato Andrea Benzi.