di Alessandra Zanardi
Un professionista stimato. Serio, attento e rispettoso delle regole. Una persona mite, gentile, senza ombre. Almeno in apparenza. Così chi lo conosce descrive Antonio Novati, commercialista 75enne ucciso a coltellate e ritrovato nel pomeriggio di giovedì nelle campagne di Massalengo, nel Lodigiano. Un delitto efferato, sul quale restano ancora aperti molti interrogativi.
La tragica notizia si è diffusa rapidamente fra Vizzolo Predabissi – dove il professionista, sposato con due figli e tre nipoti, aveva vissuto a lungo con la famiglia in una villa di via dei Pini – e Melegnano, dove ha sede il suo studio e dove la vittima aveva trasferito di recente la residenza, insieme alla moglie, in una palazzina al civico 4 di via Pio IV. Un tranquillo complesso residenziale con ringhiere e persiane color acqua marina, poco lontano dal centro storico. "Si erano trasferiti per poter essere più vicini ai figli e dare così una mano nella cura dei nipoti – spiega la sindaca di Vizzolo Predabissi, Luisa Salvatori –. Antonio era una persona mite, educata, molto rispettosa delle regole. È stato il mio commercialista, ma ci frequentavamo anche nel privato, insieme ad amici comuni. A volte si andava a cena, altre volte a teatro. Siamo davvero scioccati per quanto accaduto".
Fondato nel 1975 e tuttora in attività, lo studio Novati si trova al civico 40 di via Roma a Melegnano, nel cuore della città, a due passi dal municipio. Fornisce – si spiega sul sito Internet dedicato – assistenza e consulenza alle piccole e medie imprese, ma anche a esercenti, liberi professionisti, privati ed enti no-profit. Impiega quattro commercialisti e 17 dipendenti; la sede secondaria si trova in via Moscova, a Milano. Gli studi si occupano di consulenza societaria, aziendale, fiscale e di contabilità. Nella giornata di ieri gli uffici di Melegnano risultavano regolarmente aperti, ma il personale non ha voluto rilasciare alcun commento sull’accaduto.
Nella sua lunga carriera di professionista, Novati era stato anche perito e curatore fallimentare per il Tribunale di Lodi, oltre che custode per procedure esecutive immobiliari. Molto conosciuto sul territorio, in passato aveva fatto parte della sezione locale del Rotary Club, mentre attualmente prestava la sua opera come volontario nella parrocchia di Vizzolo Predabissi, guidata da don Giorgio Allevi. Proprio il parroco del paese invita a "rispettare il dolore della famiglia" in un momento tanto drammatico.
A scoprire il corpo ormai senza vita del commercialista, nelle campagne lodigiane, è stato un agricoltore, insospettito dalla presenza di un’auto, una Honda Crv, ferma da diverso tempo lungo una strada sterrata, nei pressi di Cascina Scappadina. L’uomo si è quindi avvicinato e, fatta la macabra scoperta, ha dato l’allarme. Il cadavere era riverso sul sedile posteriore, in un lago di sangue. L’indagine è in capo alla Procura di Lodi.