ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Ucciso dal padre a San Donato: "Si approvi finalmente la legge che previene simili tragedie"

La mamma di Federico Barakat: 550 i bambini trucidati in 25 anni. E nessuno ferma i genitori violenti

Antonella Penati da 16 anni si batte dopo che suo figlio fu ucciso dal padre durante un incontro protetto. In alto, una simulazione del volto di Federico come sarebbe oggi

Antonella Penati da 16 anni si batte dopo che suo figlio fu ucciso dal padre durante un incontro protetto. In alto, una simulazione del volto di Federico come sarebbe oggi

"Il disegno di legge contro i figlicidi è fermo al Senato. La premier Giorgia Meloni si adoperi per sbloccare l’impasse, nel rispetto di tutti i 60mila firmatari di quella proposta e dei 550 bambini uccisi in Italia, per mano di un genitore, dal 2000 a oggi". Antonella Penati è la mamma di Federico Barakat, il bimbo di 8 anni che il 25 febbraio 2009 fu ucciso dal padre, poi suicida, durante un incontro protetto nel centro socio-sanitario di San Donato.

A 16 anni da quel tragico evento e all’indomani del convegno “L’educazione come antidoto contro la violenza“, organizzato a Milano dall’associazione Federico nel Cuore, fondata in memoria del figlio, mamma Antonella ribadisce l’urgenza di approvare un quadro normativo con maggiori tutele per donne e bambini. Presentato dalla senatrice Pd Valeria Valente, il ddl 91 si propone di colmare alcuni vuoti in materia di affidamento dei figli nei casi di violenza di genere o domestica. È previsto, ad esempio, che qualora il padre o la madre segnali l’altro genitore come un soggetto violento, pur in assenza di una denuncia formale e in attesa di compiere gli accertamenti del caso, il giudice decida l’immediata sospensione del diritto di visita del genitore presunto violento e l’affidamento temporaneo del minore all’altro genitore, o, nel caso d’impossibilità, ai parenti entro il quarto grado. "Si tratta di proposte trasversali, che sono state sposate in maniera bipartisan anche da numerosi Comuni italiani. Fra questi, San Donato, la città dove Federico è stato ucciso – osserva Penati –. È arrivato il momento che la politica lanci un segnale forte, perché episodi come quello di mio figlio non debbano succedere mai più".

Nel corso del convegno “L’educazione come antidoto contro la violenza“, al quale hanno preso parte anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente del tribunale di Milano Fabio Roia, è stata mostrata una foto, ricostruita dai carabinieri dei Ris con le più moderne tecnologie, che ritrae il volto di Federico Barakat come sarebbe ora, all’età di 25 anni. Viso pulito, lineamenti delicati. Un ragazzo nel pieno della vita. "All’inizio – racconta la mamma – ho pensato che quell’immagine fosse qualcosa di intimo, da tenere per me. Poi ho deciso invece di condividerla. È un modo per ribadire che, da qualche parte, lui c’è".