Milano, 4 gennio 2024 – Il Comune si costituisce parte civile nel procedimento penale in merito all’imbrattamento della statua “Love“ dell’artista Maurizio Cattelan in piazza Affari, risalente al 15 gennaio del 2023, conseguenza di un attacco degli ecoattivisti di “Ultima Generazione“.
La “determinazione dirigenziale“ riporta la data di martedì 2 gennaio ed è a cura dell’Area Museo delle Culture, Progetti interculturali e Arte nello spazio pubblico e stabilisce "di chiedere all’Avvocatura comunale la costituzione in giudizio avanti il Tribunale di Milano e negli eventuali successivi gradi di giudizio relativamente al procedimento penale" riguardante "l’imbrattamento della statua Love", la scultura comunemente nota come “Il dito“ di Cattelan collocata davanti a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa. Undici metri di provocazione dall’anima di marmo di Carrara, modellato in un “gestaccio”, quello del dito medio, che troneggia nella piazza da quasi 14 anni. Nel 2012 l’opera è diventata formalmente di proprietà del Comune di Milano (e non potrà essere spostata per 40 anni) con un atto pubblico di donazione firmato dall’artista. Ora, costituendosi in giudizio come parte civile, il Comune danneggiato dall’imbrattamento chiede un risarcimento del danno. Un atto formale che al momento risulta essere avvenuto solo per questo raid, nel 2023.
Il danno risale al 15 gennaio di un anno fa: alcuni giovani eco-attivisti di “Ultima Generazione“ hanno lanciato sulla scultura della vernice gialla all’altezza del basamento, mentre altri esponevano uno striscione con la frase "Stop sussidi fossili" contro le banche "che finanziano il sistema energetico attuale". Poi gli attivisti si sono seduti a terra e sono stati portati via di peso dagli agenti delle Volanti intervenuti sul posto: nello specifico, una ragazza e un ragazzo di 23 anni e un uomo di 39, tutti italiani, tutti e tre denunciati per il reato di “imbrattamento di beni culturali in concorso”.
L’ultimo attacco è di pochi giorni fa: il 29 dicembre, gli attivisti di Ultima Generazione hanno gettato vernice sull’albero di Natale che la casa di moda Gucci ha installato per queste festività in Galleria Vittorio Emanuele. In quattro, due uomini e due donne, sono stati denunciati. A marzo era toccato al monumento equestre di Vittorio Emanuele II in piazza del Duomo. Vernice arancio, in piena estate (e 30mila euro per rimuoverla, stanziati dalla società Vox Media). A novembre, poi, raid all’Arco della Pace.