Milano – Dal pestaggio di Motta Visconti all’aggressione a Cristiano Iovino. Fino alle coltellate fuori da San Siro di sabato sera. Minimo comune denominatore: il coinvolgimento, accertato o ipotizzato, di ultrà della Curva Sud. Un’escalation che miscela violenza da strada, vip e vita notturna.
Partiamo dall’ultimo episodio, andato in scena tre giorni fa in via Capecelatro, una delle arterie stradali che porta allo stadio. Milan-Cagliari è finita da poco più di un’ora: tanti tifosi sono ancora lì per mangiare qualcosa nei ristoranti della zona o dal paninaro. All’improvviso, scoppia una zuffa all’esterno della pizzeria "Al Meazza": alcuni filmati acquisiti dagli investigatori della Digos mostrano il parapiglia sul marciapiedi; quasi tutte le persone immortalate nella confusa sequenza indossano magliette e pantaloni neri.
Un 25enne romeno viene accoltellato a fianco e inguine: si trascina per qualche centinaio di metri, fino in via don Gnocchi, dove viene soccorso dai sanitari di Areu e accompagnato in codice giallo al San Carlo; verrà dimesso con 15 giorni di prognosi. I video di telecamere e smartphone si riveleranno decisivi per consentire ai poliziotti di stringere immediatamente il cerchio, anche perché molti dei volti ripresi sono già noti a chi si occupa abitualmente di tifo organizzato.
Nella notte tra domenica e lunedì, scatta il blitz, con la formula dell’arresto in flagranza differita: in manette finisce Alessandro Sticco detto "Shrek" per la somiglianza con il personaggio dell’omonimo film di animazione, figura di primissimo piano della Sud. Basti dire che era al fianco di Francesco Lucci, fratello dello storico leader Luca, la sera del 13 maggio 2023, quando il capo della curva affacciato alla balaustra tenne a rapporto Theo Hernandez e compagni dopo la sconfitta sul campo dello Spezia e prima della semifinale di ritorno di Champions League contro l’Inter.
In manette anche Luigi Magrini, 43 anni, e Islam Hagag alias "Alex Cologno", 37 anni, che non più tardi di qualche giorno fa è stato immortalato nel locale Volt in compagnia di Fedez e di Christian Rosiello, altro esponente di spicco della galassia ultrà rossonera che era con il rapper al The Club la notte della lite con il personal trainer Cristiano Iovino e che da tempo si vede di fianco all’artista a mo’ di bodyguard. I tre arrestati fanno tutti parte del direttivo della Sud e hanno precedenti per lesioni o reati contro il patrimonio.
Il pm di turno Francesca Crupi ha chiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere per il tifoso che avrebbe sferrato i fendenti e i domiciliari per gli altri due aggressori. Sulle richieste deciderà il gip Teresa De Pascale, dopo gli interrogatori in programma martedì 14 maggio. Stando a quanto ricostruito dalle indagini della polizia, il blitz è avvenuto davanti al locale ed è proseguito all’interno: il 25enne è stato colpito prima con tavolini e sedie e poi a coltellate.
Il reato contestato è quello di lesioni personali gravi in concorso. In concorso con almeno altri tre indagati, uno dei quali potrebbe essere coinvolto in un altro blitz recente. Quello andato in scena a inizio aprile nel centro storico di Motta Visconti, borgo di 8mila abitanti dell’hinterland sud di Milano: più di 10 uomini, di cui solo uno col volto coperto da un mephisto, sono scesi da quattro auto; la metà di loro è entrata in un bar, ha prelevato con la forza un uomo, lo ha fatto spogliare davanti a tutti e lo ha pestato. Un messaggio trasversale, l’ipotesi investigativa, a un’altra persona, assente in quel momento, per un debito mai onorato. Pure in quel caso, la pista imboccata nelle prime ore porta al secondo anello blu del Meazza, fortino della Sud.