e Marianna Vazzana
Un affitto ponte di due anni per “salvare“ quattro scuole materne - Gentilino, Pergolesi, Bergognone e Toce - permettendo a bambini e insegnanti di restare nelle storiche sedi, in attesa di trovare una soluzione più stabile per nove asili: all’elenco si aggiungono quelli di via Gola, Gran San Bernardo, Mompiani, Palmieri e Lulli. Dopo proteste, raccolte firme e incontri la prima certezza è in una delibera della Giunta milanese: "La continuità del servizio è assicurata da un nuovo contratto di locazione concordato fra il Comune di Milano e la proprietà dei quattro edifici", assicurano da Palazzo Marino. Nessuna chiusura né trasloco in vista. La direzione Demanio e Patrimoni di Palazzo Marino ha trovato la quadra con la “Casa dei Ragazzi Istituto Assistenza Minori e Anziani - Iama Onlus“, proprietaria degli spazi in cui hanno sede le quattro scuole dell’infanzia. Il contratto era scaduto nel dicembre del 2022. Il Comune ha proposto un rinnovo triennale, la proprietà ha rilanciato: l’accordo si è trovato in due anni d’affitto a partire da settembre e in un milione e centomila euro per le quattro sedi (a copertura di tutto il biennio). La stipula del contratto regolarizza in questo modo i rapporti fra l’Amministrazione comunale e la Onlus. Nel frattempo si è chiusa il 9 luglio la procedura aperta dal Comune per sondare la disponibilità di altri immobili - sempre però all’interno dello stesso quartiere - da affittare o comprare per dare una “casa“ stabile a nove materne. L’iter era stato avviato a maggio, con la pubblicazione di un avviso esplorativo di manifestazioni d’interesse. Che sono arrivate e che si stanno valutando.
"Manteniamo l’impegno preso con le famiglie e i Municipi – sottolineano la vicesindaco e assessore all’Istruzione, Anna Scavuzzo, e l’assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali, Emmanuel Conte – e confermiamo l’obiettivo di offrire servizi di qualità in tutti i quartieri, ampliandoli e rafforzandoli nell’idea della città a 15 minuti. Garantire spazi educativi sempre più vicini ai cittadini richiede scelte chiare e strutturate, che stiamo perfezionando con l’iter avviato a maggio e ribadiremo nel prossimo bilancio per le 167 scuole dell’infanzia comunali e i 20mila posti che offrono alle bambine e ai bambini di Milano".
Intanto trionfano, ma non abbassano la guardia, i cittadini del quartiere ticinese che nei mesi scorsi si sono battuti con flash mob come la “Gentilmarcia“ e altre iniziative tra cui la raccolta firme su Change.org, che ha conquistato 3.189 adesioni, per salvare la scuola dell’Infanzia comunale. "Ora è il momento dei ringraziamenti", commenta Fabio Calarco, rappresentante della San Gottardo Meda Montegani Social Street, che ha coordinato la mobilitazione. "A Iama Onlus, la proprietà, che ha concesso ancora la disponibilità dell’immobile. Alle famiglie e a tutto il quartiere che ha saputo mettere in moto un movimento pacifico straordinario. Ma grazie anche al Comune di Milano e al Municipio 5, che hanno mostrato la volontà di risolvere il problema attivandosi e andando incontro alle esigenze della zona. Quella di via Gentilino non è solo una scuola dell’infanzia: è un punto di riferimento. Qui si innescano meccanismi sociali e relazionali tra le famiglie con il coinvolgimento di tutta la comunità. Fermo restando che l’attenzione resta alta: continueremo a monitorare la situazione, perché il nuovo contratto di locazione ha una durata di due anni e non sappiamo cosa succederà in futuro". E restano sull’attenti anche in via Bergognone: "Qui ci sono quattro scuole, una dopo l’altra, dal nido alle medie, chiediamo sia garantita continuità anche tra due anni".