
Il giovane originario di Concesio era stato colpito martedì dal contrappeso. Era impegnato in un intervento di manutenzione in un palazzo di Carugate. .
Schiacciato dal contrappeso della cabina, non ce l’ha fatta Federico Ricci, il 30enne di un paese del Bresciano vittima dell’ennesimo incidente sul lavoro. Martedì il dramma, mentre il giovane tecnico dell’ascensore faceva manutenzione in un palazzo in via 25 Aprile, a Carugate.
Un intervento come tanti che si è trasformato in tragedia. A spiegare perché saranno gli ispettori di Ats, al lavoro per risalire alle cause dell’incidente. Per liberarlo erano intervenuti i vigili del fuoco e poi i medici del 118 erano riusciti a fare ripartire il suo cuore. Il ragazzo era in arresto cardiaco. L’arrivo in elicottero al Niguarda e la speranza appesa a un filo che potesse farcela. Ieri pomeriggio, però, i dottori ne hanno dichiarato il decesso.
Nato a Brescia nel dicembre 1994, il trentenne viveva a Concesio, dove ieri sera è rimbalzata la notizia della sua scomparsa, e lavorava come terzista per la Elma di Flero. Era titolare di una piccola ditta. Proprio su indicazione della società martedì era arrivato nell’hinterland per verificare l’ascensore del palazzo, ma una volta sceso nel vano, è stato colpito in testa dal contrappeso. Questa la dinamica ricostruita dai carabinieri di Pioltello.
"Morire di lavoro nel 2025 è inaccettabile – dice il sindaco Luca Maggioni – la fine di Federico è un dispiacere enorme per Carugate. La nostra vicinanza va ai familiari e la memoria corre all’incidente di Torino, il crollo della gru, in cui a dicembre 2021 abbiamo perso Marco Pozzetti. Una ferita sempre aperta". I tecnici dell’azienda sanitaria locale stabiliranno se le norme di sicurezza siano state rispettate.