ELISA GUZZO
Cronaca

Un Bolle tecno-leonardesco and Friends

Da dopodomani agli Arcimboldi il galà della danza organizzato dall’étoile

Da dopodomani agli Arcimboldi il galà della danza organizzato dall’étoile

Da dopodomani agli Arcimboldi il galà della danza organizzato dall’étoile

È ormai un appuntamento del cuore per gli innamorati del portentoso cinquantenne (a marzo) Roberto Bolle, il suo galà agli Arcimboldi, dal 23 al 26 gennaio. Non nasconde più il desiderio di diventare direttore del ballo alla Scala (Bruno Vespa gliel’ha augurato in diretta il 7 dicembre); intanto queste serate di stelle riuniscono a Milano i suoi "friends", ballerine/i per coreografi top. Apre Bolle stesso con un duo da “Caravaggio” di Bigonzetti, insieme a Melissa Hamilton del Royal Ballet inglese: assaggio del lavoro che sarà al TAM a maggio. Non mancano i fuochi d’artificio virtuosistici: il sovietico “Fiamme di Parigi” di Vainonen, sulla Rivoluzione Francese, e “Don Chisciotte” di Petipa, con la giapponese Madoka Sugai dell’Hamburg Ballet nel primo accanto al canadese Shale Wigman, nel secondo con lo strepitoso georgiano Giorgi Potskhishvili, ora in Het Nationale Ballet. Poi “Romeo e Giulietta” di MacMillan per la Hamilton e Reece Clarke, pure lui Royal Ballet e, immancabili, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko in “Grand Pas Classique” di Gsovsky.

Bolle si riserva “Memories” di Juliano Nunes, “Opus 100-Für Maurice “ di Neumeier con Oleksandr Ryabko, e “Les indomptés”, duo maschile plastico-erotico di Brumachon con Toon Lobach, che poi accompagna Casia Vengoechea in “O” di Philippe Kraz, già in Ater, poi direttore del Nuovo Balletto di Toscana. Chiude il tecno-spettacolare “Sphere”, pure di Bigonzetti, per un Bolle futuristico-leonardesco. Elisa Guzzo Vaccarino