MILANO
Il tormentone è dietro l’angolo. Da canticchiare verso casa. In scaletta ci sono infatti: "Sarà perché ti amo" dei Ricchi e Poveri, la battistiana "Dieci ragazze", "Non son degno di te" di Morandi, "Stasera mi butto" di Rocky Roberts. E sono solo alcuni dei titoli. Certo: gusto vintage. Ma d’altronde l’ispirazione di questo curioso Goldoni canterino prodotto da MTM è il musicarello, ovvero quei filmetti Anni Cinquanta con protagonisti i cantanti alla moda del periodo e una trama rigorosamente asfaltata sull’intrattenimento. Insomma: tanta spensieratezza e un bouquet di canzoni da eseguire in coro per "Gl’innamorati", riscritto da Valeria Cavalli e Debora Virello per la regia di Pietro De Pascalis, dal 5 al 10 aprile al Teatro Leonardo. Il debutto risale a due anni e qualcosa fa, nel dicembre 2019, una lunga tenitura per le feste, prima del disastro. Ora questa ripresa che ha il merito di condividere un po’ di leggerezza in un periodo complesso. Anche grazie a un vivace cast composto dallo stesso De Pascalis, Gaetano Callegaro, Loris Fabiani, Jacopo Fracasso, Valeria Girelli e Isabella Perego. Insieme sul palco per dar vita e rivoluzionare la celebre commedia del 1759, dove l’amore è quasi (quasi) più importante degli sghei. Inseguendo le tenere baruffe fra Eugenia e Fulgenzio. Che prima di sposarsi vogliono rovinarsi il più possibile l’esistenza. Altrimenti non ci si diverte. In una Milano al solito in bilico fra nobili e popolani. Ma essendo una riscrittura, il classico goldoniano è trasferito ai giorni nostri. Con uno sguardo decisamente metateatrale.
Diego Vincenti