MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Un data center anche a Zibido: Amazon punta su via Longarone

Sarebbe l’ennesimo nel Sud Milano. Le indiscrezioni arrivano dal ministero delle Imprese e del Made in Italy. La sindaca Sonia Belloli: "Noi siamo pronti, sarà un’opportunità di crescita economica e produttiva".

Via Longarone, originariamente sito minerario per l’estrazione del gas, è oggi secondo le prescrizioni del Pgt compatibile per l’insediamento di un data center

Via Longarone, originariamente sito minerario per l’estrazione del gas, è oggi secondo le prescrizioni del Pgt compatibile per l’insediamento di un data center

Zibido San Giacomo (Milano) – Arriva un data center (l’ennesimo nel sud Milano) a Zibido. Amazon punta su un’area verde incolta che anni fa era stata al centro di forti polemiche per le trivellazioni a caccia di metano. Il Comune comunque ufficialmente non ne sa nulla. La notizia, anticipata dal ministero delle Imprese e del made in Italy, attende ancora la firma della convenzione.

L’unica area possibile per caratteristiche e dimensioni per il progetto ipotizzato è in via Longarone, lontana dalle abitazioni. Originariamente sito minerario per l’estrazione del gas è oggi, secondo le prescrizioni del Pgt, compatibile per l’insediamento di un centro di calcolo a Zibido San Giacomo. "Se il progetto di un data center si concretizzerà - sottolinea la sindaca Sonia Belloli - noi siamo pronti perché potrebbe rappresentare un’opportunità di crescita economica e produttiva del nostro territorio, anche con possibili risvolti occupazionali per i nostri cittadini. Quanto anticipato dal ministero delle Imprese, si potrà però concretizzare solo dopo la stipula di una convenzione e vigileremo su tutti gli aspetti relativi all’impatto ambientale".

Via Longarone è inquadrata nel Piano di governo del territorio come AT12 (Ambito di trasformazione). Qui, la proprietà aveva presentato un piano di lottizzazione che, essendo conforme al Pgt, la Giunta ha approvato. Per questo si è impegnata a versare al Comune 3,4 milioni di euro, di cui 1,4 sono stati già introitati. A questi si aggiungono circa 1,25 milioni di euro in opere di urbanizzazione destinate alla collettività.

"Era un sito minerario - spiega Anita Temellini, assessore all’Urbanistica - destinato all’estrazione del gas. Erano state fatte, diversi anni fa, delle prove, ma il progetto non era andato a buon fine. Negli anni successivi – prosegue l’assessore – la proprietà ha presentato un piano attuativo". L’ipotesi di un centro di elaborazione dati è pienamente conforme a quanto previsto dal Piano di governo del territorio, attraverso il quale sono state eseguite tutte le verifiche, per le aree di trasformazione, anche ambientali e di compatibilità con i possibili insediamenti. "Il Pgt di recente approvazione – prosegue l’assessore Temellini – ha voluto ridisegnare il nostro territorio sia in termini di crescita sia di qualità e consolidamento della struttura economica e produttiva del nostro territorio. Ci impegneremo affinché questo insediamento possa essere un’occasione in termini di lavoro e opportunità per i nostri cittadini".