REDAZIONE MILANO

Un festival in Lombardia

L’assessore Galli "È arrivato il momento che il territorio sia valoirizzat

"Il fatto che il Festival del Cinema di Venezia non abbia accolto questo film ci dice che è giunta l’ora che la grande Lombardia si doti di un suo Festival cinematografico, anche per valorizzare un settore, quello della produzione audiovisiva, che sul nostro territorio regionale, set cinematografico a cielo aperto, vede impegnate importanti risorse umane e materiali. Da almeno un paio d’anni stiamo lavorando in questa direzione e abbiamo raccolto la disponibilità di alcuni finanziatori privati. Siamo ancora alla fase progettuale, ma siamo molto ottimisti in ordine alla sua concreta realizzazione nel 2021".

L’annuncio è dell’assessore regionale all’Autonomia e alla cultura Stefano Bruno Galli, al termine della presentazione del docufilm "A viso aperto". A sollevare la polemica dell’esclusione del film dalla Mostra di Venezia era stato Luigi Crespi, fratello del regista e autore: "Trovo che sia scandaloso che questo film non sia stato accettato dal Festival del Cinema di Venezia, almeno nella sezione documentari. A mio giudizio un titolo così avrebbe dovuto aprire la rassegna o almeno avere visibilità. Non l’hanno fatto, è stato escluso e i motivi restano per me inaccettabili". Tuttavia il titolo sarà comunque proiettato a Venezia, il 10 settembre, fra gli eventi del Fuori Salone della 77esima edizione del festival. Una concessione, secondo la ricostruzione di Crespi, del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro "per risarcire questo gravissimo atto di ostilità incomprensibile".

L’assessore Galli ha elogiato l’opera di Crespi: "È un bel tentativo di storicizzare il presente. Una sfida impegnativa, quasi un ossimoro perché di solito si storicizza il passato. Il film riesce bene a illustrare fino in fondo quello che ci è capitato negli scorsi mesi, senza lasciarsi andare ad entusiasmi. È un film vero e la verità appartiene alla storia".