Un intervento di cui si parla da oltre dieci anni. Dopo un lungo periodo di stallo, nel quale il progetto è stato congelato anche sull’onda della pandemia da Covid, Westfield Milan conferma l’interesse a realizzare l’omonimo centro commerciale di Segrate, una struttura per il retail accompagnata da spazi per lo sport e il tempo libero. E così, si lavora per aggiornare e perfezionare il programma originario, affinché possa adattarsi agli attuali scenari socio-economici, nonché alle mutate abitudini e stili di vita di cittadini e stakeholders.
Il piano urbanistico andrà a riqualificare, nel complesso, un’area di 600mila metri quadrati, ossia l’ex dogana di Segrate: il suo sviluppo progettuale è stato affidato a One Works, la stessa società di architettura e ingegneria che ha realizzato piazza Tre Torri, nella milanese CityLife. Ma One Works non è l’unico partner eccellente del programma. Esa engineering, che ha al suo attivo lavorazioni nella Torre Velasca e nell’ex Hotel Michelangelo di Milano, si occuperà della progettazione impiantistica, acustica ed energetica, mentre Holzner & Bertagnolli engineering, che ha lavorato alla Torre Unipol di Porta Nuova e alla nuova sede di Cap Holding, curerà gli aspetti di progettazione strutturale e geotecnica.
Ancora. P’arcnouveau, che ha curato gli spazi esterni dell’hotel Bulgari di Roma, svilupperà il landscape design del centro commerciale, con l’inserimento e la manutenzione delle aree verdi, mentre lo Studio tecnico Zaccarelli coordinerà le operazioni di sicurezza e anti-incendio. Westfield ha annunciato una progettazione attenta all’ambiente, in linea con l’obiettivo - che la società stessa si è data - di tagliare del 50% le emissioni di Co2 dalle proprie strutture entro il 2030.
A.Z.