SIMONA BALLATORE
Cronaca

Universitari contro le “acampade” pro Palestina: "Tutelare il diritto allo studio. E più accordi con atenei israeliani”

Le liste Studenti per le Libertà, Siamo Futuro e gli Universitari liberali di 17 università firmano un manifesto “contro il clima di tensione”

La firma del manifesto in Corso Buenos Aires a Milano

La firma del manifesto in Corso Buenos Aires a Milano

Milano – Un manifesto contro "il clima di tensione portato nelle nostre università e per il diritto allo studio". E un progetto inviato anche al ministero per chiedere di non tagliare gli accordi con le università israeliane ma anzi, di costruire più alleanze con atenei di tutto il mondo. A firmarli sono gli studenti di 17 università - dalla Statale di Milano a Pisa, da Torino a Bari - che fanno parte delle associazioni studentesche Universitari Liberali, Studenti per le Libertà e Siamo Futuro. Con loro l’Unione Giovani Ebrei d’Italia, che rappresenta i circa 4.000 ragazzi ebrei presenti in Italia.

Il Manifesto Nazionale per il Diritto allo Studio è stato presentato ieri dal suo autore, Pietro Balzano, nella sala Visconti del World Hotel Cristoforo Colombo di corso Buenos Aires. "In tutta Italia gli atenei sono stati presi in ostaggio da una minoranza da una minoranza violenta e rumorosa che ha cercato, e cerca tuttora, di imporre il proprio pensiero e la propria posizione su tutti gli altri con occupazioni illegali, intimidazioni e vandalismo – sottolinea Balzano –. Non è più possibile restare a guardare".

"Come studenti – aggiungono i firmatari – non vogliamo impedire a nessuno di esprimere le proprie idee, purché ciò avvenga attraverso un dialogo democratico e un confronto pacifico e costruttivo. Pertanto, condanniamo fermamente ogni tentativo di imporre un pensiero unico, la prevaricazione, le intimidazioni ai danni di colleghi e amici di religione ebraica e israeliani, il danneggiamento degli atenei che appartengono a tutti, cosi come condanniamo senza riserve i tentativi di privarci degli innegabili benefici degli accordi di collaborazione con gli atenei israeliani". "Rilanciamo il Manifesto per il Diritto allo Studio a livello nazionale – spiega Filippo Leon, coordinatore di Siamo Futuro (Lega università) –: per troppo tempo il diritto allo studio non è stato rispettato dai collettivi. Non c’è ancora una stima dei danni per l’occupazione, ma verranno spesi soldi della nostra università, soldi nostri. E poi si lamentano che mancano risorse per le borse di studio".

L’altro capitolo riguarda gli accordi con atenei coinvolti nei Paesi in guerra: alla Statale è stata creata una commissione per valutarli mentre gli studenti delle “Acampade" chiedevano una presa di posizione netta e la rescissione in particolare dell’accordo con la Reichman. "Manteniamo gli accordi con atenei di tutto il mondo e incentiviamo gli scambi sia con quelli israeliani e palestinesi – ribatte Leon –. La via per la pace passa attraverso il dialogo aperto". "L’antisemitismo è un problema che riguarda tutti, non solo la nostra comunità – conclude Luca Spizzichino, presidente dell’Unione giovani ebrei d’Italia –. Se cresce l’odio per il popolo ebraico significa che i principi democratici del Paese sono a rischio. Non possiamo permettere che l’odio antisemita infetti le nostre università"