"Chissà chi tornerà prima a casa: noi o i nostri figli?". C’è aria di festa, un’atmosfera rilassata. Si sentono nel foyer di un teatro e non nell’atrio della scuola, i genitori che assistono alla Prima diffusa al Liceo Virgilio di piazza Ascoli in zona Città Studi, tra viale Abruzzi e viale Dei Mille. "Questa è la nostra quarta volta – spiega il dirigente scolastico Roberto Garroni –: abbiamo cominciato con “Attila“ proseguendo con “Tosca“ e con “Boris Godunov“. Niente “Don Carlo“ lo scorso anno perché il 7 dicembre capitava in un periodo di ponte. Quest’anno, eccoci di nuovo. Tra gli spettatori abbiamo genitori e qualche residente del quartiere", una cinquantina di persone. La serata di pioggia, c’è da dire, non ha invogliato a uscire. "Alla Scala invece abbiamo un gruppo di ragazzi della terza classico, la classe KA, che hanno sviluppato un progetto di musica". Porte aperte nell’aula magna da 330 posti, nell’edificio storico (è del 1934) del quartiere; occhi puntati sullo schermo gigante dove viene trasmessa in diretta “La forza del destino“. "Un appuntamento importante – commenta il preside – a cui teniamo molto, perché la scuola deve aprirsi al territorio". Una scuola che, tra classico, scientifico, linguistico, scienze umane ed economico-sociale accoglie 1800 ragazzi nella sede principale e nella succursale di via Pisacane.
"È la nostra prima esperienza di questo tipo – commentano Gianluigi Bertocchi e Sylvie Cagnoni –, genitori. A casa non avremmo spento la televisione: qui proviamo il piacere del rituale collettivo".
"Racconteremo la serata ai nostri figli – aggiungono Federico Brambilla e Marzia Sara –. Per loro niente lirica: sono a una festa di compleanno". Chissà chi tornerà prima a casa.
M.V.