SIMONA BALLATORE
Cronaca

Un posto ogni 2,5 candidati Entra a Fisioterapia 1 su 8

A Milano oltre 5.700 iscritti al test di Professioni Sanitarie, boom di donne. L’appello della Fnopi: "In Lombardia mancano ancora 9.368 infermieri"

di Simona Ballatore

Statale e Bicocca archiviano l’ultimo test nazionale - ad accesso programmato - dell’area sanitaria: in 4.661 si sono iscritti alla Statale per i 1.433 posti a disposizione. All’Università di Milano-Bicocca gli iscritti al test per i corsi di laurea delle Professioni Sanitarie erano 1.094. Gli effettivi partecipanti sono stati poi 853, per un tasso di partecipazione del 77,8%.

Tra i candidati che si sono presentati alla Statale, dominano nettamente le donne, con la sola eccezione di Fisioterapia (670 uomini e 532 donne in lizza). Puntano a Infermieristica 1.200 studenti, tra i quali 950 donne (il 79,2%) e 250 uomini. Sfiora il 99% della presenza femminile Ostetricia, che vede però quattro candidati in corsa. Donne al 95% anche per Infermieristica pediatrica. Il più giovane a presentarsi al test per Professioni Sanitarie ha 18 anni, il meno giovane 64 e punta a Fisioterapia. Non mancano over 50 anche per Infermieristica , Podologia, Logopedia, Ortottica, Tecniche di radiologia e Terapia della neuro e psicomotricità.

Sono 72.800 gli aspiranti infermieri, fisioterapisti e tecnici sanitari in Italia. Lo 0,3% in più rispetto allo scorso anno. E in un Paese a corto di infermieri - soprattutto al Nord - ad aumentare sono stati anche i posti messi a bando dagli atenei statali: complessivamente 28.863 - di cui 17.394 per infermieri, oltre la metà - con un incremento del 13,6% della capienza nelle diverse sedi. C’è quindi un posto ogni due candidati e mezzo. Anche se entrare a Fisioterapia - nonostante il calo delle iscrizioni - resta un’impresa: 1 su 8 ce la farà. Un posto ogni candidato e mezzo a Infermieristica, che ha visto un boom di domande, +12,4% rispetto all’anno scorso (ne sono arrivate 24.547).

E nel giorno del test, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) ha ricordato l’emergenza in corso: "Sono oltre 63mila gli infermieri che mancano in Italia, con le maggiori carenze al Nord (27.000), seguito da Sud e isole (23.500) e Centro (13.000)". A livello regionale il maggior fabbisogno si concentra proprio in Lombardia, dove mancherebbero all’appello 9.368 infermieri. Chiede di valorizzare la professione la Fnopi, "economicamente e sotto l’aspetto della responsabilità e dell’autonomia": "Lo stipendio medio di un infermiere che lavora nel pubblico, a metà carriera, è di 1.410 euro netti al mese e si avvicinano ai 2.000 euro solo gli infermieri più anziani e con un certo grado di specializzazione – la denuncia –. In Germania e Regno Unito lo stipendio medio è di circa 2.500 euro, mentre la media europea è sui 1.900 euro".