REDAZIONE MILANO

Un teenager su 10 ha condiviso immagini intime

Save The Children e Ipsos rivelano che la vita relazionale degli adolescenti è fortemente influenzata dalla dimensione online, con il 28% che scambia foto intime e il 10% che le condivide senza consenso. È urgente educare su relazioni sane.

"Nella vita relazionale degli adolescenti la dimensione online e quella offline sono ormai intrecciate in modo indissolubile". A dimostrarlo, con un’indagine inedita sulla violenza di genere in adolescenza, è Save The Children in collaborazione con Ipsos. Nel report “Le ragazze stanno bene?“ su un campione rappresentativo di 800 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni emergono alcuni dati: il 73% dichiara di aver stretto amicizia online con persone prima sconosciute, il 64% di aver usato i social media per conoscere o avvicinarsi a una persona che piace. Ma l’ambiente digitale è parte integrante anche delle relazioni intime. Il 28% dei ragazzi e delle ragazze ha scambiato video o foto intime con il partner o con persone verso le quali aveva un interesse (la percentuale sale al 40% tra chi ha avuto o è in una relazione). Uno su tre degli adolescenti (33%) riporta di aver ricevuto foto/video a sfondo sessuale da amici o conoscenti. Una percentuale che sale al 37% se si considera solo la fascia tra i 16 e i 18 anni.

"Preoccupante il fatto che un adolescente su 10 dichiara di aver condiviso, almeno una volta, foto o video intimi della persona con cui aveva una relazione senza il suo consenso esplicito e che l’11% abbia subìto una condivisione di proprie foto intime senza aver dato il consenso", sottolineano da Save The Children. Che ha scattato una fotografia anche sulle opinioni: oltre la metà degli intervistati (54%) pensa che chi invia foto intime accetta sempre i rischi che corre, compreso quello che le foto possano essere condivise con altri. Il 34% pensa che se qualcuno ti invia le sue foto intime che non sono state richieste, è un segno che “piaci“. Il 27% degli adolescenti pensa infine che non ci sia nulla di male nel richiedere foto intime al partner anche più volte al giorno. "L’educazione alla affettività, alla sessualità e alle relazioni non violente devono diventare parte integrante di tutti i percorsi di crescita": l’appello.