ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Una canzone virale, inno della ripartenza

Cliccatissimo sul web, “Ci abbracceremo forte” del bollatese “Frassi” diventa la colonna sonora delle iniziative solidali del Comune .

di Roberta Rampini

Oltre un milione di visualizzazioni, 70.000 interazioni e quasi 10.000 condivisioni, la canzone °Ci abbracceremo forte° scritta durante il lockdown dal cantante Gianluca Frassinelli (nella foto, a sinistra accanto al sindaco Vassallo) in arte Frassi, di Bollate, diventa la colonna sonora di un progetto per la ripartenza della città. Ma non da sola, sarà infatti collegata da un progetto benefico: una maglietta con un logo creato da Sofia Picca, 18enne, bollatese, studente del liceo artistico, che sarà messa in vendita negli eventi pubblici dell’estate. Il ricavato andrà ad incrementare il fondo Covid creato dall’ammistrazione comunale nel periodo dell’emergenza e in parte speso per l’acquisto delle mascherine protettive consegnate ai cittadini.

"In questi anni abbiamo sempre cercato di valorizzare le eccellenze locali - dice il sindaco Francesco Vassallo - e l’iniziativa va proprio in questa direzione. Quando abbiamo sentito la canzone di Frassi ci è piaciuta sia per la musicalità che per il significato. Era ancora un momento di difficoltà per tutti e di distanziamento obbligato e l’idea di tornare ad abbracciarci ci è sembrato un raggio di luce che poteva diventare simbolo della nostra città e della nostra rinascita. Oggi il periodo più duro è passato anche se non è ancora consigliato abbracciarci come se nulla fosse successo. Dobbiamo continuare a essere prudenti perché non conosciamo ancora bene la portata del Coronavirus né sappiamo cosa ci aspetta nei prossimi mesi. Resta il segnale di speranza per il futuro". Il progetto #ciabbracceremoforte prevede la diffusione della clip della canzone sui canali social del Comune e un primo evento martedì 21 luglio alle 21 sul palco dell’Exess", "una serata per ripartire, riflettere e ribadire che nonostante il distanziamento fisico ancora necessario siamo una comunità molto unita", dichiara l’assessore alla cultura, Lucia Albrizio. "La canzone è nata in un sabato mattina di inizio marzo, poco prima di scoprire quello che ci avrebbe atteso di lì a poco, pensando semplicemente al giorno in cui avremmo aperto la porta e avremmo potuto riabbracciare le persone che ci mancano - spiega il cantautore - Ho pensato che il contrario del distanziamento sociale è proprio un abbraccio. L’ho pubblicata su Facebook e un’infermiera sconosciuta dell’ospedale San Gerardo di Monza mi ha scritto che la canzone aveva dato a lei al suo gruppo forza e speranza, Poi è diventato per tutti un inno alla speranza e questo mi rende orgoglioso".