BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Una casa per l’autonomia. A Cernusco i malati psichici ricominciano a vivere da soli

Taglio del nastro per l’appartamento protetto che ospiterà le persone affette da problemi mentali assistiti dagli esperti. Il progetto grazie a Comune e Asst.

Il progetto prevede la presenza di professionalità diverse per il personale socio-sanitario

Il progetto prevede la presenza di professionalità diverse per il personale socio-sanitario

Una casa per riconquistare l’autonomia. Taglio del nastro per l’appartamento protetto di Cernusco, dove i malati psichici ricominciano a vivere da soli assistiti dagli operatori. Il progetto di Asst Melegnano-Martesana e Comune mette al centro il nido che si trasforma "in luogo di riabilitazione anche sociale - spiega l’Azienda -. È parte integrante di un percorso di cura capace di promuovere autoconsapevolezza e indipendenza".

Accanto alle istituzioni nel percorso, l’associazione La lente che si occuperà del programma domiciliare integrato. Un cammino personale che ha alla base un percorso tagliato su misura per ogni paziente, come vogliono le linee guida di Ats Milano. Andar a vivere da soli è un passaggio cruciale per chi si misura con questo tipo di problemi, riattiva risorse sopite che portano di nuovo all’indipendenza. La casa diventa così luogo di rinascita a 360 gradi, "al centro di tutto c’è la persona che può esprimere il proprio punto di vista e che diventa protagonista con il sostegno costante degli esperti - sottolinea l’Azienda -. L’obiettivo è creare le condizioni per realizzare, attraverso la continuità d’intervento, un legame con il contesto", in quest’ottica "abitare significa sentire la casa come il posto in cui vivere e non come luogo di trattamento".

Il progetto prevede la presenza di professionalità diverse per il personale socio-sanitario in grado di fornire il proprio supporto nei momenti più significativi della giornata "per programmare il sostegno alle attività quotidiane che via via verranno portate a termine in modo autonomo". L’attenzione è rivolta alla rete sociale, fra gli scopi del programma c’è proprio il ritorno a una vita di relazione, dopo le difficoltà. L’appartamento è una vera e propria palestra di quotidianità, grazie alla quale ogni giorno si ha la possibilità di tornare ai riti che scandiscono l’esistenza, da quelli pratici, pasti, tempo libero, al rapporto con se stessi e con gli altri. Un tempo che riacquista l’intimità cancellata dalla malattia. Bastano queste coordinate per capire che il servizio è un anello essenziale della terapia.