ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Un’estate da ricordare: "Bambini e ragazzi malati hanno diritto a divertirsi"

Segrate, Emanuela Ronzone percorrerà 150 chilometri a piedi nelle Marche per raccogliere fondi destinati a offrire vacanze al camp di terapia ricreativa.

Emanuela Ronzone (seconda da sinistra) e le compagne d’impresa per raccogliere fondi per Dynamo camp

Emanuela Ronzone (seconda da sinistra) e le compagne d’impresa per raccogliere fondi per Dynamo camp

Si chiama Emanuela Ronzone e abita a Segrate una delle 5 “dee“ di “Dynamo camp“, il primo campo di terapia ricreativa in Italia. Si tratta di un progetto attraverso il quale vengono ospitati gratuitamente, per un periodo di vacanza a Limestre, in Toscana, bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni che si stiano sottoponendo a terapie mediche, o che siano reduci da periodi di ospedalizzazione. Ogni anno, grazie a un servizio di assistenza specifica, il camp ospita 1.800 bambini (e le loro famiglie), con un totale di 140 patologie diverse.

Insieme ad altre quattro compagne di viaggio provenienti da diverse parti d’Italia – Carola, Caterina, Luana e Roberta – dal 29 agosto al 1° settembre Emanuela percorrerà a piedi, nelle Marche, un cammino complessivo di 150 chilometri, dal Monte Conero alla costa, fino agli Appennini. L’obiettivo? Essere testimonial di Dynamo Camp e raccogliere fondi per il progetto. Il soggiorno a Limestre costa infatti 2mila euro per ogni bambino, servono dunque contributi per sostenere l’attività. Si punta a raccogliere 4mila euro, per far sorridere due bambini. "L’anno scorso, con lo stesso spirito, abbiamo percorso il cammino da Bologna a Firenze, sulla via degli dei. Da lì è nato l’appellativo di ‘dee’, che è poi simpaticamente rimasto – racconta Emanuela –. Diverse per età, professioni e provenienze geografiche, siamo accomunate dalla volontà di essere ambasciatrici di Dynamo".

"Ho conosciuto Dynamo alcuni anni fa, quando mia figlia ha avuto un problema di salute, poi fortunatamente risolto. Nel 2022 sono stata volontaria a Limestre, dove ho vissuto una bellissima esperienza con un gruppo di adolescenti – prosegue la segratese –. Ora voglio contribuire a far conoscere questa straordinaria realtà".

Il primo campo estivo per bambini affetti da patologie è stato aperto su iniziativa di Paul Newman, negli Stati Uniti, nel 1988. Si trovava nel Connecticut e aveva lo scopo di creare un ambiente divertente e sicuro, dove bambini e ragazzi potessero assaporare la magia dell’infanzia, senza essere frenati dalle loro malattie. L’idea è stata poi esportata in altri contesti, fra i quali l’Italia.